Arcoleo analizza il cambio Tedino-Stellone: «Adesso il Palermo cambia. Vi dico come»

Il Palermo ha cambiato allenatore passando da Tedino a Stellone. Il tecnico romano adesso avrà il compito di non far scappare le dirette concorrenti e lottare per la promozione in massima serie. L’ex rosanero Ignanzio Arcoleo tramite la “Gazzetta dello Sport” ha cercato di analizzare questo cambio in panchina e spiegare come si schiereranno i rosanero:

“«Il brutto k.o. di Brescia è costato il posto a Tedino. La società ha deciso di richiamare Stellone perché convinta di dare una conduzione diversa sotto l’aspetto tattico e mentale. In effetti, il Palermo visto al Rigamonti è sembrato sottotono rispetto alle ultime due uscite coincise con altrettante vittorie. Non entro nel merito delle scelte della proprietà perché immagino siano prese in funzione degli obiettivi da raggiungere. Però a Tedino e ai suoi collaboratori rinnovo la stima per il sapiente lavoro svolto in un contesto difficile. A Stellone auguro le migliori fortune per un campionato vincente. Per me, il tecnico dovrà essere molto attento nel curare le dinamiche psicologiche che regolano i delicati equilibri dello spogliatoio, per tenerlo unito e coeso. È bastato un inconscio senso di appagamento dopo due successi per cadere. Stellone dovrà trasmettere l’entusiasmo e la convinzione di poter raggiungere la vittoria finale. Sul sistema di gioco da utilizzare, ritengo che come l’anno scorso disporrà i suoi giocatori con la difesa a quattro per poter utilizzare due attaccanti sul fronte offensivo e un trequartista dinamico, capace di dare equilibrio e densità alla mediana in fase difensiva, estro e fantasia nella ricerca del gol. In difesa farà giocare due centrali forti nell’uno contro uno e due terzini che si dovranno alternare nella fase offensiva in modo che quando uno attacca, l’altro rimane dietro a fare il centrale difensivo per garantire le chiusure preventive. In mezzo al campo potrebbe giocare con un rombo, cioè con il 4­-3­-1-­2, oppure con quattro centrocampisti in linea, ovvero con il 4-4­-2. L’utilizzo del rombo prevede movimenti e circolazione di palla molto più sofisticati rispetto a 4-­4-­2 che utilizza i terzini in sovrapposizioni alle ali per i cross a beneficio delle punte. Quando gli avversari faranno pressing sul centrocampo, sarà fondamentale, nel giro palla difensivo trovare il passaggio in verticale sulle punte per ribaltare le posture degli avversari sul pressing. Ma l’aspetto più importante per vincere è quello motivazionale. Il Palermo è, per tutti, l’avversario da battere, e per questo occorre scendere in campo con lo spirito battagliero visto a Foggia e col Perugia»”.