Acireale, Savanarola: «Palermo merita il salto di categoria, ma nessuno può dire che il Savoia…»

Intervenuto ai microfoni di “Goalsicilia.it”, ecco qui di seguito l’intervista del capitano dell’Acireale Savanarola.

STOP AI CAMPIONATI «Purtroppo nelle nostre categorie non vedo presupposti per riprendere e questo dispiace soprattutto per quelle squadre che stavano lottando per un obiettivo, ci sono tanti club che hanno speso tanti soldi ed è brutto lasciare il torneo a metà ma è vero che la salute viene prima di tutto. Non sarà facile decretare i verdetti a tavolino. Detto questo, ci sono tante società che si stanno approfittando di questa emergenza, spero si usi questa situazione per fare riforme e tutelare chi fa sacrifici».

CLASSIFICA «Abbiamo fatto cinquanta punti, non è propriamente un campionato proprio da buttare (ride ndr). Il Palermo merita il salto di categoria, sia per quanto ha dimostrato quest’anno, sia per la piazza che non merita di stare in Serie D. Il Savoia era in lotta, nessuno può dire che non avrebbe potuto prendere i rosanero».

RITIRO LONTANO «Dentro mi sento abbastanza giovane, finché ho questa voglia di dare il massimo e la possibilità di contribuire a qualcosa di importante, non mi tiro indietro; a 33 anni è ovvio però che mi devono accompagnare anche le condizioni fisiche. Comunque noi ragazzi di quindici anni fa abbiamo una testa e un atteggiamento diverso rispetto ai ragazzi di oggi che non hanno più la voglia di fare sacrifici, e questo non li aiuta perché oggi avrebbero ancora più possibilità di fare carriera».

RINASCITA IN GRANATA «Ero andato al Taranto voluto da mister Cozza con cui avevamo vinto il campionato alla Sicula Leonzio, poi lui è stato esonerato e mi sono spostato a dicembre al Biancavilla anche per avvicinarmi a casa per la nascita di mio figlio: lì ho ritrovato parte del gruppo del Siracusa ma per mille vicissitudini, in campo le cose non sono andate come volevamo. Acireale è la mia città, sono venuto qui perché pensavo che mi potesse dare tanto a livello di stimoli, mi sento rinato, sono tornato quello che ero due anni fa. A parte l’onore di indossare questa maglia ci sono anche tante responsabilità perché non è facile giocare per la tua città però quando scendi in campo e senti tua la maglia, ci sono tanti benefici».

CHIUDERE LA CARRIERA IN GRANATA «Sono legato all’Acireale da quando facevo qui il settore giovanile: ho vissuto questo club da tifoso, da raccattapalle e ora da capitano. Spero e mi auguro di poter chiudere la carriera qui, il più tardi possibile perché ancora mi sento giovane, ma nella mia città».

MISTER PAGANA «L’anno scorso è stato un po’ sfortunato nella parentesi Siracusa, lavorando con lui, posso dire che è un grande allenatore. Ovviamente nella vita non si smette mai di imparare ma ha le basi per fare qualcosa di importante, gli auguro di poter fare un giorno il salto di categoria».