Acireale, Pagana: «D’accordo sul fatto che il finale possa essere falsato. Chi si trova al primo posto…»

Intervenuto ai microfoni di “Tuttoseried”, ecco qui di seguito l’intervista dell’allenatore dell’Acireale Calcio, Giuseppe Pagana.

Condividendo in pieno il suo pensiero, qualche altro protagonista della nostra categoria ha detto che la stagione potrebbe risultare “falsata”, in caso di chiusura anticipata andando incontro a dei verdetti a tavolino che inevitabilmente non accontentino tutti, ma soprattutto nell’eventualità di un ritorno in campo dopo una inattività così lunga, con il rischio di vedere affrontarsi calciatori senza il giusto spirito, senza la dovuta serenità mentale e con una freschezza atletica non adeguata per competere a certi livelli. Qual’è nello specifico lo scenario conclusivo che auspica venga concretizzato dalla Lega?

«Sul fatto che il finale possa risultare “falsato” sono pienamente d’accordo. Dopo circa tre mesi di sosta forzata ci vorrebbero quattro settimane di ritiro per ritrovare una condizione quantomeno accettabile. Se non avessimo questa possibilità sarebbe inevitabile assistere a delle gare anomale e a dei risultati di certo condizionati dalla mancanza di serenità mentale dei calciatori. Piuttosto che ostinarsi a pensare ad un modo per ultimare questa stagione, cerchiamo di fare tutti un passo indietro, accettando la realtà. Chi ha avuto la bravura e la fortuna di ritrovarsi al primo posto al momento dello stop è giusto che vada in Serie C. Riguardo a tutti gli altri verdetti non me la sento di espormi, voglio solo avere rispetto di chi dovrà decidere, accettando qualunque verdetto. Mi auguro di non dover assistere ad un’estate piena di ricorsi, di udienze nei tribunali e di altre problematiche di questo genere. Leggo di Presidenti di Serie D pronti a ricorrere in qualunque sede, pur di vedersi riconosciuti dei diritti che non stanno né in cielo né in terra. Per quanto sia pessimista a questo proposito, spero che non vengano creati ulteriori problemi al sistema da quelle Società che vogliono andare contro il regolamento e pretendono di essere promosse nonostante sappiano che se il campionato fosse terminato regolarmente, le seconde e le vincitrici dei Play-Off non avrebbero avuto nessuna garanzia di essere promosse. Non vedo quindi perché pretendere un qualcosa che non sarebbe accaduto neppure completando appieno la stagione. Per poter ripescare una squadra dalla D alla C è stato sempre necessario che venisse meno una compagine di Lega Pro. Quindi perché mettere le mani avanti e giurare battaglia in caso di mancato ripescaggio? E’ ovvio che se accadrà che uno o più Club di C non dovessero farcela ad iscriversi al prossimo campionato, si andrà a ripescare dalla D quelle seconde che abbiano i requisiti, soprattutto finanziari, per poter essere prese in considerazione. Questo è l’unico scenario che auspico si concretizzi così come è giusto che succeda. Vedere oggi Società sul “piede di guerra”, nonostante alcune di esse siano addirittura a dieci/quindici punti dalla capolista, mi sembra abbastanza grottesco oltre che ridicolo. Questa gente non vuole il bene del Calcio, vuole solo creare ulteriori problemi con un atteggiamento assurdo e ostruzionista. Il nostro sistema deve categoricamente evitare ricorsi e puntate nei vari tribunali. Un evento straordinario e di portata mondiale, come quello che sta condizionando l’esistenza di ognuno di noi, giustifica un finale di campionato anomalo e qualunque tipo di verdetto. Personalmente, l’unica cosa che farò sarà accettare le decisioni della Lega e per una questione di coscienza lo farei anche se allenassi una squadra collocata al secondo posto, ad uno o due punti dalla vetta».