Acireale, Pagana: «Vittoria al “Barbera” soddisfazione più grande. Le gare in casa con Palermo e Savoia…»

Intervenuto ai microfoni di “Tuttoseried”, ecco qui di seguito l’intervista dell’allenatore dell’Acireale Calcio, Giuseppe Pagana.

Non posso chiudere senza prima chiederle un giudizio sulla stagione del suo Acireale. Con i suoi ragazzi vi siete resi protagonisti di un’annata splendida, dove vi siete tolti enormi soddisfazioni e avete espresso un Calcio di altissimo livello. Sette vittorie nelle prime sette gare ufficiali, compresa quella in casa dell’ACR Messina poi persa a tavolino per i motivi che sappiamo. Sei successi nelle ultime nove sfide disputate e soltanto sette sconfitte in ventinove gare ufficiali, con il secondo attacco più prolifico del Girone. In totale sono ben 50 i punti conquistati sul campo e, senza i sei di penalizzazione e i tre persi a tavolino contro l’ACR Messina all’Andata, sareste al terzo posto in solitaria a solo sei punti dal Savoia secondo. Anche se, la soddisfazione più grande del vostro campionato, è senz’altro quella maturata al “Barbera”, dove avete dominato e vinto per 3-1 contro la capolista Palermo. Nel complesso, in attesa che ne si conosca l’epilogo, come giudica la stagione della sua squadra?

«Alla mia squadra posso dare solo un 10 per come ha affrontato una stagione ricca di difficoltà, ma anche di enormi soddisfazioni. Ho vissuto con i miei ragazzi tutto l’anno e so quanti sacrifici quotidiani abbiano fatto. Da fuori si vede solo il risultato della partita domenicale, ma io conosco quello che c’è dietro e ogni singola sfaccettatura di un intenso lavoro settimanale. Tutti i componenti della squadra meritano un 10, come uomini e come calciatori. Hanno fatto davvero troppo, più di quello che potevano fare. Abbiamo sempre giocato a viso aperto con tutti, imponendo la nostra filosofia di Calcio contro qualsiasi avversario. Sul campo abbiamo racimolato 50 punti che sono tantissimi e senza i nove che ci sono stati sottratti per varie ragioni, classifica alla mano, saremmo terzi da soli a sei punti dal secondo posto. Sono davvero orgoglioso del nostro percorso, ancor di più perché sono cosciente delle difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare. Quei 50 punti valgono almeno come 70. La soddisfazione più grande tra le tante, è stata sicuramente quella che siamo regalati vincendo 3-1 al “Barbera” contro il Palermo. Al di là del risultato, della cornice di pubblico e dell’importanza della gara, è stato il massimo aver vinto da squadra superiore, giocando a Calcio dal primo fino all’ultimo minuto. Siamo andati sul 2-0, poi abbiamo subito il 2-1 e i normali attacchi dei rosanero alla ricerca del pari. Nonostante questo non ci siamo mai disuniti, abbiamo continuato ad attaccare, subendo pochissimo, siglando il 3-1 e rischiando di fare anche altri gol, a fronte di un portiere tutto sommato inoperoso come il nostro. E’ stato un pomeriggio che difficilmente dimenticheremo, il premio per un percorso splendido, ricco di ostacoli da sormontare. La Società quest’anno si è trovata a risolvere diverse problematiche legate alla stagione precedente e tutti noi eravamo consapevoli sin dall’inizio che ci sarebbero state alcune difficoltà. Sapevamo che poteva essere un anno di transizione in cui porre le basi per un futuro migliore. Tra le otto gare finali, che non siamo riusciti a disputare, avevamo Palermo e Savoia da ospitare in casa. Quelle sfide avrebbero garantito al Club due incassi cospicui e vitali per le finanze societarie e questa è stata forse la cosa che più ci ha penalizzato a seguito della sosta. E’ stata un’ annata molto complicata sotto certi aspetti ma, come detto, eravamo coscienti un po’ di tutti di ciò a cui saremmo andati incontro. L’ultima cosa che voglio è colpevolizzare la Società, questo sia chiaro. Il Club ha cercato e sta cercando di colmare le lacune del passato, con l’idea di fare Calcio in maniera diversa e meno affannosa nel futuro. Il fatto che in queste settimane i dirigenti stiano cercando di sistemare ogni cosa, significa che c’è la volontà di venire incontro alle esigenze di tutti e questa è una cosa molto importante».

La stagione ha subito uno stop alquanto inatteso, con la sua squadra al settimo posto, ancora in piena lotta per un piazzamento Play-Off e con la quinta posizione distante solo cinque lunghezze. Il pensiero di non poter più scendere in campo per provare a centrare un posizionamento in classifica ancor più esaltante di quello attuale, quanto rammarico comporta all’interno del gruppo?

«Il rammarico è enorme perché c’era grande entusiasmo e tanta voglia di fare. Ci divertivamo e cercavamo di far divertire i nostri tifosi. A volte abbiamo schierato quattro attaccanti anche per privilegiare la manovra offensiva e, di conseguenza, lo spettacolo. E’ un gran peccato che ci si sia fermati sul più bello ma ciò non è dipeso da noi, è stato dovuto ad un evento pandemico drammatico e non possiamo far altro che accettare questo finale anomalo, pensando a fare ancora meglio non appena si potrà tornare in campo».