Escl. Porchia: «Palermo nel cuore, ma puntiamo a chiudere bene il 2025. Su Brunori, Vasic e il Papu Gómez…»
«Quella di sabato non sarà una partita come tutte le altre. Dell’esperienza al Palermo conservo il ricordo di una città spettacolare, nella quale ho vissuto con la mia famiglia per dieci anni, il calore dei tifosi e le persone splendide conosciute sia nell’ambiente lavorativo che nella vita quotidiana. Ho vissuto emozioni importanti per i risultati raggiunti con il settore giovanile e per il gran numero di ragazzi forniti alla prima squadra. Di questo devo ringraziare il direttore Baccin, che mi ha permesso di vivere un percorso bellissimo. Ricordo con affetto il segretario Lorenzo Farris, il responsabile dirigenti Danilo Flaccovio e tutta la grande famiglia del settore giovanile di quei tempi. I cinque anni vissuti a Palermo li porto nel cuore e rappresentano senza dubbio un motivo di soddisfazione».
Queste le considerazioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com di Sandro Porchia, collaboratore dell’area tecnica del Padova, in vista della sfida di sabato al Renzo Barbera contro i rosanero.
Senza disparità alcuna nei confronti di quelli che non nominerà, quale profilo del settore giovanile emerso durante la sua gestione la inorgoglisce di più?
«Sicuramente essere riusciti a fornire ragazzi alla prima squadra nella fase più difficile dell’era Zamparini è stato un risultato importante. Per questo mi vengono in mente le storie di Gallo, Cannavò e Santoro negli ultimi due anni da responsabile del settore giovanile al fianco dei direttori sportivi Fabio Lupo e Rino Foschi. Senza dimenticare, chiaramente, negli anni precedenti i vari Accardi, La Gumina, Fiordilino, Fulignati, Bentivegna e tanti altri. Ognuno di loro rievoca in me bei ricordi e rappresenta motivo di soddisfazione».
Arrivate a Palermo reduci da quattro risultati utili di fila. Che Padova devono aspettarsi i rosanero?
«Noi siamo una neopromossa che sta facendo il suo percorso. Arriviamo a Palermo sapendo di affrontare una grande squadra e di avere davanti a noi un ostacolo importante. Per me le partite vanno sempre giocate. Senza dubbio uscire indenni dal Barbera ci regalerebbe un ottimo finale di 2025».
Il Palermo vanta un Pohjanpalo in grande forma. Volendola giocare sui singoli in un testa a testa, la vostra risposta può essere il ritrovato Gómez?
«Conosciamo tutti il valore di Pohjanpalo e ciò che è in grado di fare. Dal canto nostro siamo contenti di aver recuperato Gómez, che sta tornando a livelli importanti, come dimostrato anche nell’ultima uscita. Giocare al Barbera davanti a una cornice di pubblico importante può caricarlo ulteriormente. Le sue qualità possono sicuramente essere un fattore importante e determinante per noi».
Analizzandola dall’esterno e quindi senza conoscere chiaramente le dinamiche interne, ma da uomo di sport e di mercato, la stupisce la possibile separazione tra Brunori e il Palermo?
«Vedendo la situazione dall’esterno, chiaramente stupisce questo possibile scenario di mercato. Brunori è stato uno dei giocatori più importanti degli ultimi anni del Palermo e anche il capitano. Per tale motivo, dall’esterno, non può che stupirmi questo possibile divorzio».
Non è un mistero che Vasic sia un profilo a voi gradito. Lo avevate già cercato in estate: può essere nuovamente un’idea per gennaio?
«Vasic ha dimostrato di avere qualità importanti e questo sta venendo fuori anche a Palermo quest’anno. Per noi è stata un’ipotesi di difficile attuazione anche questa estate, perché era già emersa l’intenzione di Inzaghi di provare a valorizzarlo. Questo in effetti si sta verificando e ritengo difficile che il Palermo possa aprire a una sua cessione a gennaio».
