Zamparini vende tutto e va via, ma i tifosi non ci stanno. Non sarà un divorzio congiunto?

Nella giornata di ieri all’uscita dell’assemblea straordinaria della Lega, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha ribadito ancora una volta, la sua volontà di vendere la società e lasciare il calcio nei prossimi mesi. Nel periodo peggiore dal punto di vista amministrativo e forse anche sportivo della storia recente del club di viale del Fante, tutti avvertono un bisogno di cambiamento ma come ripetuto in diversi interventi dal patron, sono pochi i possibili acquirenti pronti ad investire in Italia e nel calcio del “bel paese”. I tifosi rimasti profondamente delusi da quest’annata disastrosa sotto tutti i punti di vista chiedono a Zamparini un ultimo favore: di lasciare il Palermo nel migliore dei modi possibili.

Non è la prima volta che l’ormai settantaquattrenne friulano annuncia il suo ritiro dal calcio. Ma se negli scorsi anni erano in pochi quelli a prenderlo sul serio e nei mesi successivi era lui stesso a smentirsi, adesso sembra che la situazione sia drasticamente cambiata. Le motivazioni elencate sono sempre le stesse: è stanco da un mondo di cui percepisce di non appartenere più, non riesce a ritrovare gli stimoli in questo ruolo e, soprattutto, ha un’età che tende ad evidenziare in ogni suo intervento. Nelle sue parole di ieri, raccolte nelle edizioni odierne dei quotidiani sportivi, il presidente ha aggiunto che oltre a Franco Vazquez, di cui la cessione nel prossimo mercato è già stata ampiamente annunciata, avrebbe in progetto di vendere anche l’esterno marocchino Achraf Lazaar ed altri elementi da lui non specificatamente citati, Il motivo sarebbe quello di risanare alla perfezione il debito presente nel bilancio societario, presentato comunque come già in ottime condizioni.

Questo suo ultimo annuncio sembra aver smosso ulteriormente un ambiente, che di recente non sta sicuramente attraversando un momento di serenità. Ma dal canto suo il patron è sicuro: «A Palermo mi ringrazieranno sempre tutti, anche se andassimo in serie B». Il rapporto con i sostenitori, descritto come quasi idilliaco da Zamparini, sembra però non avere riscontro nella realtà, con i tifosi rosanero che non perdono occasione per far sentire la loro voce ed esprimere tutto il loro disappunto dovuto ad una gestione la cui conclusione appare ormai prossima e disastrosa.

La speranza di tutti è quella che il presidente, che ha dimostrato sempre di essere innamorato di questa squadra, nel bene e nel male, lasci nella maniera migliore possibile questo suo incarico per poter sognare un futuro migliore. E anche se lo spettro del passato del Venezia aleggia nelle menti dei più pessimisti, sono in molti i tifosi che sono sicuri che il divorzio finale tra il Palermo e Maurizio Zamparini possa dare nuova linfa ad una società che deve assolutamente rimanere nel posto che gli compete, ovvero in serie A. Intanto il diktat nella testa di tutti, soprattutto in quella degli interpreti principali della storia prossima dei rosa, ovvero i calciatori, è quello di dare il massimo per difendere la categoria. Questa squadra ha le carte per riuscire in quest’impresa, ma come ribadito anche da Andelkovic nella conferenza stampa odierna, bisogna smettere di guardare ai risultati degli altri e ricominciare a vincere. Il futuro del Palermo dipende strettamente, anche se non detto dal presidente, dalla permanenza nella massima serie italiana, e solo all’ottenimento di questo traguardo è possibile pensare e progettare ad un sano futuro societario, con o senza Zamparini.