Vitiello: «Io e la mia famiglia legati per sempre a Palermo. L’anno scorso il gruppo…»

“Capitano di una stagione nata male e finita peggio, salutato quasi in silenzio da una società che ha deciso di lasciare andare alcuni degli elementi dimaggiore esperienza. Roberto Vitiello però rimane legato indissolubilmente a Palermo, per ragioni che vanno oltre ilgioco del calcio: «Mi rimane un’esperienza fantastica, per la quale io e la mia famiglia dobbiamo ringraziare tutte le persone conosciute sia in campo che fuori. Se mia figlia è nata a Palermo è anche per questo, per tenere un legame indelebile con la città». Per il momento il difensore si allena conl’Equipe Sicilia, in attesa di un contratto, però non dimentica le stagioni vissute in maglia rosanero e terminate con un contratto non rinnovato. Non checifossero grandisperanze,come dimostra il trattamento ricevuto da altri giocatori over 30 come Gazzi e Diamanti. «Non mi stupisce – ammette il difensore – conoscete le linee intraprese dalla società. Che si voglia svecchiare la rosa è un discorso avviato già dalla passata stagione». Un riferimento chiaro agli addii di Gilardino, Maresca e Sorrentino, una prima avvisaglia di quella che è stata la stagione della retrocessione: «Sapevamo che ci saremmo dovuti aspettare un’an nata complicata. Già venivamo da una stagione travagliata, portata alla salvezza dalla forza del gruppo, ma è stato un mezzo miracolo». Quel miracolo non si è ripetuto, anche perché il gruppo non è stato compatto come un anno fa. «I tanti cambi non aiutano lo spogliatoio a rimanere unito – ammette il centrale -. Poi, detto ciò, le fratture non possono certo essere definite dei problemi. Semplicemente era difficile fare gruppo con così tanti cambi».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.