Repubblica: “Verso il derby: Catania in flessione e con l’incognita societaria”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul derby tra Catania e Palermo, focalizzandosi sulla situazione in casa degli etnei.

È un Catania in flessione, di risultati e convinzione, ed in fibrillazione, per un futuro societario ancora ammantato di nubi, che ne mettono in discussione la stessa prosecuzione del campionato, in vista delle scadenze del 16 dicembre ( pagamenti federali per circa 300 mila euro) e del 21 dicembre, con l’udienza al Tribunale fallimentare, in cui il club controllato dalla Sigi dovrà dimostrare il possesso delle garanzie necessarie per la continuità gestionale. Le tematiche che caratterizzano l’avvicinamento alla partita più attesa della stagione, non lasciano dormire sonni tranquilli al gruppo di Francesco Baldini. È vero che questa è una gara che si prepara da sé, ma lo è altrettanto il senso di precarietà e di incertezza circolante fuori dallo spogliatoio, che va inevitabilmente a minare le certezze di qualsiasi calciatore. Ed i più recenti risultati in campionato lo testimoniano, con un regresso in classifica, causato oltre che dalla penalizzazione di 2 punti, dalle tre sconfitte subite nelle ultime 4 gare, l’ultima delle quali, a Latina, in cui si è palesato un preoccupante deficit di brillantezza, soprattutto nella fase offensiva, che non può essere esclusivamente attribuibile al primo passaggio a vuoto di Luca Moro.

La sensazione è che la stabile coesistenza tra Moro e Sipos sia da dosare in base al coefficiente di difficoltà della partita di turno, per non esporsi al possibile default dei due mediani, costretti a coprire troppi metri di campo, specie quando c’è da correre all’indietro. Baldini, che domenica vivrà il primo derby siciliano da allenatore, potrebbe rimescolare le carte ed uscire dal mazzo una versione riveduta e corretta della formazione schierata nell’ultimo turno. Anche la prospettiva di poter tatticamente attendere il Palermo, più forte e con l’esigenza di non perdere contatto dalla vetta della classifica, dovrebbe indurre il tecnico di Massa a disporre in campo una squadra più abbottonata, con due linee da quattro, il recupero di Maldonado in cabina di regia, e con Moro (a segno negli ultimi 7 match disputati al Massimino) a fare il doppio lavoro di raccordo con i centrocampisti e di finalizzazione della manovra.