Venezia, Vanoli: «Fortunati di poter giocare a mente sgombra. Sogniamo i playoff»

Intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Venezia, Vanoli, ha parlato in merito alla salvezza della squadra.

Ecco le sue parole:

«Penso che sia una fortuna arrivare oggi a preparare una partita molto difficile, perché il Perugia arriverà qua giocandosi il tutto per tutto e noi ci giochiamo il tutto per tutto per arrivare ai playoff. Da quando sono qua ho detto ai ragazzi di guardare sempre a noi, ora dobbiamo farlo cercando tre punti pesanti per arrivare ai playoff, è il nostro sogno ora e dobbiamo andarcelo a prendere. Per quello penso che sarà una partita difficile, perché sotto l’aspetto psicologico si sfidano due squadre che hanno una psicologia diversa e su questo dobbiamo essere bravi a trarre noi vantaggio nella tranquillità mentale, mantenendo la fame per arrivare a un risultato prestigioso. In più è l’ultima partita davanti al nostro pubblico, vogliamo chiuderla nel migliore dei modi, questo pubblico si merita un’altra grande prestazione, poi il risultato è frutto di tante cose, voglio vedere però una squadra tosta. Voglio raggiungere un sogno, la partita d’andata fu una delusione, avevamo detto che l’unica partita da non perdere era quella e l’abbiamo persa, voglio vedere se in questo siamo maturati. Sulla Reggina, quello che da cambiare è il sistema, sul campo si sono meritati certi punti, non è possibile poi vedere un metti tolgo continuo, i giocatori si meritano tutti i punti conquistati sul campo. Non capisco perché negli altri campionati non succeda, in Inghilterra ci sono stato e non succede. Alla partenza dev’essere già tutto regolare, invece qua è un continuo dai e togli, anche a livello psicologico per chi gioca e per chi ci deve giocare contro le cose cambiano, perché con i due punti ridati ieri c’è un’altra squadra in corsa. Il sistema è da cambiare per il bene del calcio, penso comunque che la Reggina abbia tutti i punti fatti sul campo, non sono questi, perché i giocatori quei punti se li sono guadagnati sul campo».