Venezia esulta, Scibilia: «L’inadempimento del Palermo non è sanabile»

Il Palermo è a un passo dal baratro della Serie D, chi ne potrebbe approfittare è il Venezia che potrebbe prendere il posto del Palermo in Serie B. L’edizione odierna del “Gazzettino” fa il punto della situazione su tutto quello che è avvenuto in questi 2 giorni di ordinaria follia in Serie B.  Due giorni fa ha chiesto l’ammissione in C, ma salvo invenzioni inverosimili (norme Figc alla mano) il prossimo 24 agosto il club arancioneroverde sarà per il terzo anno di fila al via del campionato cadetto. Per l’ufficialità della riammissione non ripescaggio bisognerà attendere il Consiglio federale del 12 luglio, intanto però a dare un colpo di spugna alla retrocessione via playout è il più clamoroso dei flop, quello di un Palermo che dopo la disastrosa uscita di scena di Maurizio Zamparini ha sbandierato per settimane l’inizio di una nuova e virtuosa era. Invece al primo esame la proprietà rosanero Arkus Network ha fallito, visto che alla mezzanotte di lunedì 24 giugno (termine perentorio) non ha presentato la necessaria fideiussione da 800 mila euro. Per altri documenti (ad esempio la domanda di ammissione) la Figc autorizza l’invio via fax o posta pec, mentre per tale garanzia bancaria o assicurativa richiede esplicitamente il «deposito della copia originale» sulla scrivania della Lega B. Al contrario il Palermo, come spiegato ieri dal direttore finanziario Salvatore Tuttolomondo, ha solamente inoltrato alla Lega B la seguente mail unico caso tra tutti i 20 club aventi diritto di B senza alcuna polizza allegata, firmata dalla discussa compagnia bulgara Lev Insurance: «L’Us Città di Palermo ha provveduto al pagamento della polizza fideiussoria per l’iscrizione alla Serie B 2019/20, che verrà consegnata nelle prossime ore a causa di un disguido tecnico non imputabile al Palermo Calcio». Una mail dal valore sostanziale di carta straccia visto che da quest’anno i club bocciati dalla Covisoc (pronuncia attesa dopo la fase di esame delle domande del 3-4 luglio) potranno sì fare ricorso (entro le ore 19 dell’8 luglio) ma «senza poter presentare documentazione ulteriore rispetto a quella già esaminata dalle Commissioni, né potrà essere effettuato o integrato alcuno degli adempimenti fissati al 24 giugno».
In sostanza che ora il Palermo consegni o meno l’originale della garanzia alla Lega B è superfluo trattandosi di un motivo di esclusione non più sanabile, con conseguente riammissione in B in vista per un Venezia che dovrà solo reclamare il suo posto entro il 5 luglio, presentando a sua volta la fideiussione da 800 mila euro a sostituire quella da 350 mila già consegnata (a mano) alla Lega Pro per iscriversi in C. L’ultima parola come detto spetterà al Consiglio federale del 12 luglio, dopodiché le deluse potranno ricorrere al Coni. «Ora lavoriamo alla riammissione in B, oggi come non mai mi sento sicuro che il Venezia l’anno prossimo militerà nella serie cadetta – l’esultanza dagli States del presidente Joe Tacopina – Il regolamento è chiaro, il termine del 24 giugno è perentorio e non mi aspetto nient’altro che l’esclusione del Palermo dalla B. Stavolta non si possono fare sconti di alcun genere. La fideiussione non è stata depositata, è un dato di fatto incontrovertibile. Non si possono concedere deroghe di alcun tipo, si creerebbe un precedente troppo grave che andrebbe a minare ulteriormente una credibilità in questi ultimi mesi già messa a dura prova. Il sistema calcio oggi ha l’occasione per dare un segnale forte, di giustizia vera, più volte ho espresso il mio disappunto su quanto fin qui accaduto ma oggi voglio essere fiducioso. Sono sicuro che questa volta verranno rispettate le società che osservano le norme e le scadenze, Venezia tra queste. Mi spiace per i tifosi del Palermo che stanno solo subendo le conseguenze degli illeciti finanziari commessi dal club in questi anni».