Vasco Rossi al Renzo Barbera, l’ad del Palermo Gardini gela tutti: «Non c’è alcuna intesa con nessuna società»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma ancora una volta sulla vicenda legata al doppio evento atteso per questa estate a Palermo, ovvero Vasco Rossi in concerto al Renzo Barbera e la querelle infinita per lo stadio di viale del Fante. Il quotidiano, oggi, riporta anche le parole di Giovanni Gardini in merito alla questione.

L’evento è alle porte. Il 22 e il 23 giungo al Barbera sono le due date del tour di Vasco Rossi. Un evento musicale potente. Come da tempo mancava in città. Solo che alla domanda su quali siano i termini dell’accordo con la società che produce il concerto, l’amministratore del Palermo calcio, Giovanni Gardini ha gelato tutti: «Non c’è alcuna intesa con nessuna società».

Quando le parole sono calate al cospetto della prima commissione consiliare, quella che si occupa del bilancio, è sceso il gelo. Come è possibile che a poco meno di due mesi dall’evento non si sia nulla di formalizzato?

Il consigliere Ugo Forello, che ha posto la domanda, qualche giorno fa, e chiedeva quale fosse il corrispettivo dell’affitto concesso, è stato in qualche modo bacchettato dall’Ad il quale lo ha invitato «a parlare non di quello che si dice, ma delle cose che hanno valore di certezza». Gli animi erano sul punto di surriscaldarsi: «Ma come è possibile che siano stati venduti 70 mila biglietti in due giorni senza certezza di potere usufruire del Renzo Barbera? E se qualcosa va storto?», si chiede l’esponente politico. Gardini ammette che ci sono interlocuzioni «abbiamo linee guida su un’ipotesi di accordo, ma attendiamo ancora che il Comune ci risponda sulle carte che abbiamo inviato, su alcune prescrizioni che sono state chieste».

Come a dire, al momento tutto fermo dal punto di vista burocratico, sebbene invece ci sia un’attività continua a incessante che porterà, a meno di sfracelli, il Blasco a calcare il palco che sarà installato nell’impianto di viale del Fante che dopo dovrà rifar- si necessariamente il prato. Gardini ribadisce l’inesistenza di un contratto «anche se io – precisa – non posso impedire all’organizzatore di effettuare la prevendita o di fare quello che vuole. Io, però, non ho firmato alcun contratto». Da qui, tutte le altre richieste sul valore dell’eventuale intesa non trovano risposta. A quel punto il presidente, Giuseppe Milazzo, fa scrivere a verbale che l’amministrazione prima di dare qualsiasi autorizzazione deve prima inviare la richiesta alla commissione Patrimonio per una valutazione sulla congruità della proposta.

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