Una squadra di «precari»: Palermo, il futuro passa dai «rinnovi»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle condizioni di precarietà su cui versa gran parte della squadra del Palermo e fa il punto sulla questione rinnovi.

Archiviata la sessione invernale di calciomercato, per il Palermo è iniziata un’altra partita: quella dei rinnovi di contratto. Un tema delicato per i rosanero che devono fare i conti con una squadra «precaria». In vista della prossima stagione, infatti, il Palermo rischia di perdere tredici giocatori tra scadenze di contratto, fine prestiti e diritti di riscatto da esercitare. Praticamente la metà della rosa a disposizione di Silvio Baldini. Il club, tuttavia, ha attuato una precisa politica sui rinnovi di contratto spiegata dal direttore sportivo Renzo Castagnini durante la presentazione del nuovo allenatore lo scorso 27 dicembre: «Siamo stati chiari all’inizio, non rinnoveremo contratti. Giocano nel Palermo, per rinnovare un contratto bisogna meritarlo. Non credo che fino adesso ci siano tanti meritevoli di rinnovo, prolungare un accordo è una cosa seria. Sappiamo di rischiare di perderli a zero, ma rischieremo. Un calciatore che deve rifare il contratto avrà più motivazioni, secondo me è un vantaggio. Pazienza se uno perde un giocatore. I nostri giocatori sono bravi, ma ce ne sono tanti. Non vedo urgenza di rinnovi: il Palermo è Palermo, e per rimanerci bisogna meritarlo».

Meritare il rinnovo sul campo, dunque, è la parola chiave sull’argomento. I rosanero hanno attualmente otto giocatori in scadenza a giugno 2022, almeno uno per ogni reparto. Il primo, in ordine di ruolo, è Alberto Pelagotti, a Palermo dal 2019. Stefano Sorrentino, agente del portiere, ha parlato nei giorni scorsi di una «promessa» da parte del club per discutere del prolungamento di contratto una volta chiusa la sessione di mercato di gennaio. In difesa, invece, i rosa rischiano di perdere tre calciatori. Da una parte Edoardo Lancini e Ivan Marconi, i due centrali titolari con Baldini in panchina, dall’altra Andrea Accardi, l’unico giocatore del vecchio Palermo rimasto dopo il fallimento. A centrocampo, invece, hanno il contratto in scadenza Jacopo Dall’Oglio e Moses Odjer: entrambi sono scesi nelle gerarchie con il nuovo allenatore e il proseguo della loro avventura in rosanero è in dubbio. Sembra chiaro, invece, il futuro di Roberto Floriano.

L’esterno d’attacco non rinnoverà il contratto ed è destinato a lasciare la Sicilia. Infine c’è Nicola Valente. L’ex Carrarese è attualmente tra i giocatori più in forma, titolare inamovibile di Baldini, e presto potrebbe iniziare il dialogo con la società per un eventuale prolungamento. Un capitolo a parte è riservato ai giocatori in prestito. Matteo Brunori e Marco Perrotta sono in prestito secco rispettivamente da Juventus e Bari: a giugno, dunque, faranno rientro nei club che detengono il cartellino. Il Palermo, invece, può esercitare il diritto di riscatto per Edoardo Soleri e Samuele Damiani.