Ulivieri: «Tavecchio vittima di un trabocchetto. Ventura? Non ha saputo reggere le pressioni»

«Alle ultime elezioni andai da Malagò per confrontarmi su come mi sarei dovuto confrontare e lì trovai anche Cosimo Sibilia. Insieme decidemmo di sostenere Tavecchio perché avemmo l’accordo sull’obbligatorietà degli allenatori nelle scuole. Lo feci per quella causa. Negli anni ci sono stati due Tavecchio: il primo, un po’ ingenuo, colpito da grandi polemiche dopo alcune gaffe che sono state strumentalizzate e il secondo, con il quale sono andato d’accordo, che è stato importante per la ristrutturazione e la riorganizzazione finanziaria della Figc. Negli ultimi giorni gli hanno teso un trabocchetto, tutti hanno fatto a gara per fuggire e prendere le distanze. Io gli sono stato vicino, ci ho messo la faccia. Provo pena per coloro che pretenderebbero una medaglia per aver sventato il commissariamento. Doveva essere seguito un percorso istituzionale e Tavecchio doveva rassegnare le dimissioni non per pressione, ma davanti a un consiglio federale completo anche di A e B. C’è stata qualche furbata di troppo, come quella della Lnd, che tra l’altro Tavecchio lo aveva pure candidato. Ventura? Non lo giudico. Mi è piaciuto fino alla Spagna, poi ci sono state troppe pressioni. Chi occupa un ruolo come il suo deve reggerle e lui non ci è riuscito. Siamo fuori dal Mondiale, è una cosa molto pesante, bisogna prenderne atto con serietà». Queste le parole di Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori e consigliere Federale, riportate da “Tuttomercatoweb.com”.