Ulivieri: «Se non cambia il protocollo, il movimento femminile non ripartirà»

Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, è intervenuto nel corso di Tutto Calcio Femminile, trasmissione in onda sulle web frequenze di TMW Radio, cominciando però con le prospettive della massima serie maschile. Ecco alcune sue parole: «Di tredici società che hanno fatto i controlli ci sono dieci positivi, di cui sette calciatori e tre dello staff. Sono numeri bassi, e viene da pensare che il contagio l’abbiano preso da altre parti. Indubbio che il 100% di sicurezza non l’avremo mai e che nuovi casi ce ne saranno, se uno fa la vita normale. Inutile partire se al primo positivo poi si ferma tutto. I calciatori sono figure intermedie, e con qualche anno in più può darsi che abbiano maggior distacco. Non ho sentito tutti, ma va considerato che seguono le linee della società: in linea generale ho avvertito grande disponibilità ad aiutare in un momento di difficoltà, e parlo degli allenatori di alto livello. Tutti parlano di economia, anche il mio barbiere: perché il calcio non dovrebbe? Ci sono centinaia di migliaia di lavori dipendenti, si va sul milione. Chiaro che anche noi dovremo parlare di economia e fare due conti, altrimenti vorrebbe dire vivere sulla Luna e non prendersi cura di queste persone. Se il calcio femminile ripartirà? Qui il problema è diverso: con un protocollo come quello di oggi, il movimento femminile non ce la fa. L’auspicio di tutti, e includo anche Serie B e C, è di arrivare alla fine dei campionati, visto che potremmo arrivare anche ad una situazione di grande miglioramento».