Uefa: sono state approvate le nuove regole del Fair Play Finanziario, il via a giugno

Db Udine 30/06/2019 - Europeo Under 21 Italia 2019 / Spagna-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

Tramite una nota ufficiale sul proprio sito, la Uefa ha comunicato di aver approvato le nuove regole relative al Fair Play Finanziario.

“I primi regolamenti finanziari della UEFA, introdotti nel 2010 hanno contribuito a far risalire le finanze del calcio europeo e hanno rivoluzionato il modo in cui vengono gestite le squadre di calcio europee. Tuttavia, l’evoluzione dell’industria calcistica, insieme agli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha mostrato la necessità di una riforma globale e di nuove normative sulla sostenibilità finanziaria”.

“La UEFA ha collaborato con i suoi stakeholder in tutto il calcio europeo per sviluppare queste nuove misure per aiutare i club ad affrontare queste nuove sfide. Questi regolamenti ci aiuteranno a proteggere il gioco e a prepararlo a qualsiasi potenziale shock futuro, incoraggiando al contempo investimenti razionali e costruendo un maggiore futuro sostenibile per il gioco. L’obiettivo è raggiungere la sostenibilità finanziaria attraverso tre punti: solvibilità, stabilità e controllo dei costi. Per quanto riguarda la solvibilità, la regola sarà di non avere debiti scaduti e permetterà di dare una migliore protezione per i creditori”.

Ceferin che ha poi annunciato la reale novità prevista nelle nuove norme: “La più grande innovazione nei nuovi regolamenti sarà l’introduzione di una regola sui costi di squadra per ottenere un migliore controllo dei costi in relazione agli stipendi dei giocatori e ai costi di trasferimento. Il regolamento limita la spesa per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite in modo tempestivo e le violazioni comporteranno sanzioni pecuniarie e misure sportive predefinite. Il nuovo regolamento entrerà in vigore a giugno 2022. Ci sarà un’attuazione graduale nell’arco di tre anni per dare ai club il tempo necessario per adattarsi”.