Tuttosport: “Sabato sfida scudetto, adesso tutti sognano l’ex rosa Dybala. Higuain…”

Juventus-Napoli, sabato c’è lo scudetto in ballo. E’ (anche) il duello tra Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, gli argentini che infiammano la serie A. La sfida provano a giocarla in anticipo bomber del passato ed esperti. Ce n’è per tutti i gusti. Abel Balbo: «E’ proprio difficile scegliere tra i due. Chiunque prendi, scegli bene… Dybala mi ha stupito per la maturità: non me lo aspettavo subito così decisivo. E’ stato velocissimo a inserirsi nel sistema, in una grande squadra, così giovane. A 22 anni è già il leader tecnico di un top club: pazzesco. I paragoni con Messi, però, sono sbagliati ora come ora: è all’inizio della carriera, diamogli tempo. Mi aspettavo un Higuain decisivo, ma così tanti gol forse nemmeno lui stesso li avrebbe immaginati. E’ vero che quando giocavo io in Italia il livello del campionato era molto più alto, tuttavia segnare a ripetizione in serie A è sempre molto difficile. Quel che mi attendo è una bellissima partita, aperta a ogni risultato: dico 50 e 50, dai…». Totò Schillaci: «Dybala è un fenomeno, si vedeva già ai tempi di Palermo. Per lui è stato fondamentale l’anno in serie B: così è cresciuto, si è irrobustito fisicamente, è maturato. Poi è esploso in A e adesso si sta consacrando nella Juventus: è uno dei giovani promettenti più forti d’Europa. Higuain è il trascinatore del Napoli, ha veramente cambiato atteggiamento con l’arrivo di Sarri. Il suo exploit ha rivoluzionato la squadra portandola a livelli da scudetto». Massimo Mauro: «Sono indispensabili tutti e due. Higuain per esperienza, storia e incisività: è il giocatore che tutte le strare e lo ha fatto». Aldo Serena: «Da ex attaccante ammiro molto il gioco asciutto, sintetico di Higuain, non fa mai cose fini a se stesse, niente numeri inutili ma sempre finalizzati al tiro in porta o all’assist. Dybala ha più fantasia, è un attaccante ma potrebbe fare tranquillamente il trequartista: ha sempre sott’occhio la posizione dei compagni e degli avversari, oltre all’intelligenza di trovare soluzioni che non tutti vedono. Nel pieno della sua maturità, Higuain sta dando il meglio di sé e in una partita così delicata sarà determinante. Dybala ha meno esperienza, neanche lui conosce bene il proprio potenziale ma mi sembra un ragazzo fantastico: ha dimostrato fin qui personalità, autostima, forza mentale e maturità, imponendosi subito in una grande squadra e riuscendo a sostituire un attaccante importante come Tevez. Con queste premesse, lo juventino non sarà condizionato dalla pressione che circonda questa sfida scudetto». Sandro Mazzola: «Si profila proprio una bella lotta. Higuain è il più completo fra i due, ha più colpi e tende a integrarsi meglio con il resto della squadra. Credo, però, che all’età di Dybala l’attaccante del Napoli non fosse forte come lo juventino. È migliorato strada facendo: oggi Higuain è vicino al suo massimo potenziale, ha una grandissima leadership, frutto anche dell’esperienza, e difficilmente potrà fare meglio di così. Dybala, invece, ha grandi margini di miglioramento. Può diventare goleador e leader come Higuain, se ne ha voglia. Ogni tanto si assenta, si mette un po’ nell’angolino. Io ho avuto un grande allenatore, il “mago” Herrera, che lavorava prima sulla testa e poi sulle gambe. E così bisogna fare con Dybala: parlargli molto, dandogli continue indicazioni anche in campo. Chi sarà più determinante? Questa volta credo che sarà Higuain a lasciare il segno».

HIGUAIN

Paulo Dybala, 13 centri, contro Gonzalo Higuain, 24: la sfida affascina, tanto più se si gioca nel contesto più accattivante: la partita che vale lo scudetto, o qualcosa di molto simile. L’uno segna e fa segnare, l’altro realizza reti su reti e pur non essendo un calciatore a tutto campo fornisce un contributo determinante alla squadra. Così diventa importante capire anche come si possono affrontare due “mostri” del genere umano, appartenenti al sottoramo dei cannonieri, di razza o acquisiti. Per Sergio Brio – 12 stagioni alla Juventus, 378 presenze, 24 gol e 12 trofei portati a casa – la battaglia sarebbe comunque complicata, seppur per motivi differenti. «Dybala è sicuramente più difficile da marcare, perché non dà punti di riferimento – dice l’ex difensore centrale bianconero -. Ho visto la gara di Frosinone dal vivo e ho potuto notare quanto l’argentino sia decisivo sia da seconda punta sia nel ruolo di trequartista. Higuain, invece, è il classico centravanti, anche se pure lui è abituato a rientrare dando un prezioso contributo ai compagni. Baricentro basso, ha il tiro veloce. Se devo scegliere, meglio marcare l’azzurro. Ma attenzione: Higuain è in un momento di grazia, gli riesce tutto». E’ dura senza Chiellini Il problema, piuttosto, risiede nell’assenza di un elemento cardine dello schieramento dei campioni d’Italia, uno di quelli che nella battaglia tende costantemente ad esaltarsi. «Giorgio Chiellini poteva essere molto utile contro Higuain – prosegue Brio -. Il suo infortunio va messo in conto, anche se la Juventus a livello di singoli ha Paul Pogba, Alvaro Morata, lo stesso Dybala: qualcosa in più rispetto al Napoli. Che, però, ha due risultati su tre a disposizione». Ma nella sfida incrociata, chi dei due si rivelerà determinante? Per Roberto Boninsegna «il Napoli non può fare a meno di Higuain: senza di lui soffrirebbe più della Juventus privata di Dybala. Ma entrambi potrebbero essere decisivi, partite del genere spesso vengono risolte da un episodio e loro sono bravissimi a crearne da soli. Inoltre vedono benissimo la porta, stanno segnando con continuità e sono in grande forma. Higuain è un attaccante d’area, dà più profondità e riferimenti alla sua squadra, ma forse Dybala è il più bello da vedere: ha una tecnica eccezionale, gioca con un solo piede, però con quel sinistro fa ciò che vuole: mi ricorda un po’ Omar Sivori. È intelligente e imprevedibile, contro le difese a zona gioca dieci minuti da una parte e dieci dall’altra. In pratica, decide lui da chi farsi marcare. Per limitarlo servirebbe piazzargli contro un marcatore fisso, ma ormai nessuno difende più a uomo». La forma, i colpi Altri attaccanti si sono espressi sul duello principe del match di sabato sera allo Stadium. Come Mark Hateley: «Dybala e Higuain sono due attaccanti straordinari. Il primo può diventare un fenomeno a livello mondiale e ha già dimostrato di poter giocare in grandi stadi. Il secondo è un campione affermato che sta vivendo la sua miglior stagione. È nel pieno della maturità ed è uno degli attaccanti più decisivi in circolazione. Dybala ha grandi colpi e gioca anche per la squadra, ma Higuain è in uno stato di forma invidiabile ed è il capocannoniere della Serie A. Sarà un bel duello». Alberto Paloschi, passato di recente dal Chievo allo Swansea di Francesco Guidolin, vota il Pipita uomo più determinante: «È in uno stato di forma eccezionale nonché il finalizzatore ideale del Napoli. Già all’andata ha dimostrato di saper fare la differenza e credo che anche in questa partita sarà il grande protagonista. Ha un’intesa strepitosa con i compagni di reparto, soprattutto con Insigne. Credo che possa essere lui il giocatore che indirizzerà la partita»”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.