Tuttosport: “L’Empoli va in paradiso. Affondato il Palermo”

Se Palermo e Frosinone pensavano di prendersi a braccetto e involarsi verso la promozione diretta avevano fatto i conti senza l’oste. C’è un nuovo sceriffo in città, ha la stella sul petto e la sua maglia è azzurra. E’ l’Empoli di Andreazzoli, che vola sulle ali di un super Caputo e impartisce una lezione severissima alla capolista. Aveva ragione Tedino: questo Empoli gioca il miglior calcio della categoria, ma se per fermarlo scegli il classico atteggiamento da provinciale allora il minimo che può capitarti è fare la fine del Bari: 4-0 e tutti a casa. La vittoria azzurra è figlia del gioco che Andreazzoli ha saputo creare, degno dei tempi d’oro di Sarri e Giampaolo. Il merito, però, è anche e soprattutto di Caputo e dei nuovi acquisti. Eh già, perché rispetto alla gara col Bari c’è da fare a meno dello squalificato Krunic e di Provedel, che si è rotto la tibia e ne avrà per tutta la stagione. Quindi tocca a Gabriel in porta e a Brighi in mezzo, mentre in difesa c’è Maietta. Di fronte un Palermo che pensa sostanzialmente a difendersi, che piazza Coronado in un improbabile posizione di mediano e che di fatto non ne azzecca una. La gara è una sinfonia monocorde dell’Empoli e di Caputo: ad aprire le danze è Brighi, che raccoglie una respinta corta di Posavec su tiro di Pasqual. Poi si scatenano Zajc e Caputo: lo sloveno rifinisce, il bomber segna. Nel primo tempo lo fa scattando alle spalle di Struna, nel secondo dialogando col fantasista nello stretto. Il rigore nel finale (fallo di Dawidowicz sullo stesso Caputo) serve solo a rendere più pesante il passivo per un Palermo irriconoscibile. A fine gara è felice come un bambino, col pallone per i 3 gol: «Abbiamo dimostrato quanta voglia di vincere abbiamo e che l’Empoli, per la corsa alla promozione, c’è!»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.