Tuttosport: “Belotti, che paura! Però al derby ci sarà”

“Brutta storia, questa storia. Ma sarebbe potuta andare, cioè finire, anche molto peggio: decisamente. Andiamo subito al dunque: Belotti si è di nuovo infortunato al ginocchio, ma nella peggiore delle ipotesi salterà soltanto il Genoa, non il derby di Coppa Italia del 3 gennaio. In assenza di inopinati accadimenti, il Gallo dovrebbe riprendere la sua marcia già all’inizio del nuovo anno. Mentre per la gara di sabato, in campionato, al momento è a rischio. A ieri sera le indicazioni dicevano chiaramente: più no che sì. Sarà da vedersi l’evoluzione del caso, tra oggi e domani: le condizioni del centravanti verranno costantemente monitorate, poi Mihajlovic prenderà la decisione finale. E adesso andiamo per ordine, entrando nel dettaglio. Non arrivava certo da un periodo fortunato, il Gallo, ma ciò che è successo ieri pomeriggio in allenamento è andato ben oltre la semplice (si fa per dire) astinenza sotto porta (una sola rete segnata in campionato negli ultimi tre mesi). Trauma distorsivo al ginocchio destro: con il giocatore che si accasciava. Grande spavento, improvviso dolore all’articolazione e indice di paura che schizzava verso l’alto. Qualche compagno si metteva le mani tra i capelli, Mihajlovic cominciava a imprecare in cuor suo. Per il Gallo, sotto shock, il timore di una brutta ricaduta allo stesso ginocchio già gravemente bollato a inizio ottobre, nel corso della partita contro il Verona: lesione di primo/secondo grado del legamento collaterale e capsulare mediale del ginocchio destro. All’epoca, Belotti saltò poi soltanto tre partite, recuperando prima del previsto (molto fece la volontà del giocatore di tornare in tempo per gli spareggi mondiali contro la Svezia). Insomma, brutti momenti al Filadelfia. E brutti pensieri. Lo staff medico granata si è così messo immediatamente in moto per sottoporre il Gallo ad accertamenti ospedalieri: esami necessari per comprendere la reale entità dell’infortunio, dopo che il dottor Tavana aveva controllato con cura le condizioni dell’articolazione a caldo, dapprima sul prato e poi con Belotti sdraiato su un lettino negli spogliatoi. Infine, in serata, l’esito degli esami. Confortanti, per fortuna. Sollievo per Mihajlovic e la dirigenza, e sollievo naturalmente per il Gallo, che intanto informava telefonicamente amici e compagni. POSSIBILI ALTRI ESAMI Il trauma distorsivo non ha interessato i legamenti, dunque l’infortunio non avrà conseguenze particolari. Toccando ferro, è così. Gonfiore, dolore, un piccolo versamento interno, ma niente di particolarmente grave. Per farla breve, Belotti dovrebbe saltare il Genoa, anche perché oggi e domani quasi certamente sentirà ancora male, i movimenti non saranno liberi e scendere in campo a tutti i costi con un antidolorifico già sabato potrebbe tradursi in un pericolo troppo grande: allora sì che si potrebbe correre il rischio di ricadute devastanti. Morale: meglio evitare insidie solo controproducenti, e prenotare il recupero completo in tempo utile per il derby del 3 gennaio. Nell’attesa, Belotti potrà curarsi gradualmente, senza forzature perniciose, e riprendere man mano gli allenamenti con maggiore sicurezza e serenità. Tra oggi e domani potrebbe anche sottoporsi a ulteriori esami, per cautela (pure fuori Torino, dal professor Cerulli, che già lo aveva visitato a ottobre prima a Roma e poi a Perugia).  Continuano i tormenti, dunque. I problemi si sommano, fisici o prettamente sportivi che siano. Stiamo vedendo tutto un altro Gallo rispetto alla scorsa stagione. E in parte la colpa è anche dell’infortunio di ottobre, giacché solo in questo ultimo periodo Belotti aveva ritrovato una forma fisica finalmente all’altezza, dopo la lungodegenza, il rientro accelerato e le prime settimane attraversate con una condizione atletica non certo eccelsa. Basti dare un’occhiata alla tabella che pubblichiamo a sinistra. Gol, occasioni create, tiri nello specchio: tutti i dati sono enormemente negativi. Un anno fa, segnava in media un gol ogni circa 118 minuti. Adesso, invece, ogni 335 minuti, grossomodo: quasi 4 partite. Un crollo verticale spaventoso come l’infortunio di ieri”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna di “Tuttosport”.