Tuttosport: «A Frosinone c’è la carica dello stadio gioiello». Longo: «Ecco le mie favorite in B»”

“Moreno Longo la maratona della B sta per partire con un campionato enigmatico più che mai. Quali le 3 favorite? «Sicuramente le retrocesse, anche perché la dinamica del paracadute consente di fare un mercato su un gruppo già abituato a un palcoscenico superiore. Quindi Palermo, Pescara ed Empoli e poi squadre come Frosinone, Parma e Bari che sono attrezzate per fare un ottimo campionato. Ma non dimentichiamoci neopromosse come Cremonese e Venezia: hanno fatto investimenti significativi». Dopo la salvezza con la Pro Vercelli, ora il Frosinone. Dove vi sentite più forti: difesa, centrocampo o attacco? «No c’è un reparto dove siamo più forti. Se la squadra si dimostrerà umile e caparbia le qualità potranno venire fuori. Ma serve l’atteggiamento giusto». Pronti via ed è Pro VercelliFrosinone. Quale fu il segreto della salvezza piemontese? «E’ stato un grandissimo risultato anche per il budget a disposizione e la giovane età della squadra, forse la più giovane. Il segreto è stata la qualità umana di chi componeva la società e la squadra. Dietro alle grandi imprese ci sono sempre prima gli uomini e Vercelli sotto questo punto di vista è una delle realtà imbattibili». Le sue squadre sono sempre molto off ensive. Come giocherà il Frosinone? «Stiamo utilizzando il 3-4-3 per permettere ai miei di esprimersi al meglio. Non è una questione di numeri ma di principi. Quando sono arrivato c’era un sentimento di delusione per la promozione svanita ma in un mese abbiamo cancellato tutto. Bisogna guardare avanti, non conta il passato». Cosa le piace della B. Cosa muterebbe?«Mi piace la formula perché riesce a tenere coinvolte tutte le squadre tra playoff e playout. Da migliorare ci sono gli stadi. A Frosinone ne avremo uno nuovo pronto dalla 5ª giornata in poi. Negli stadi grandi e vecchi si percepisce poco la presenza del pubblico che non può nemmeno godersi bene la partita da vicino. Il mio presidente sta ultimando invece questo gioiello da 16 mila posti all’inglese, tutto coperto, e sarà uno spettacolo potersi godere la gara dagli spalti. Faremo le primissime partite casalinghe ad Avellino per cui l’inizio per noi non sarà in discesa ma poi potremmo contare su questo impianto splendido, il “Benito Stirpe”». Lei conosce benissimo il settore giovanile. Quanto sono pronti i Primavera per confrontarsi tra i cadetti? «Il percorso è formativo ma ci vogliono un paio d’anni per la B che ha ritmi e un peso del risultato diverso». Tre giocatori, non del Frosinone, che secondo lei faranno parlare di sè in B. «Caputo dell’Empoli la farà da padrone, Dezi del Parma e Luperto all’Empoli, un difensore centrale di grande prospettiva» La A ha il Var. Cosa pensa? «Può giovare molto al calcio. Su errori macroscopici il Var riequilibra l’errore umano». A Vercelli vi allenavate e giocavate sul terreno sintetico, a Frosinone c’è l’erba. Siamo sicuri che sia la stessa cosa…? «No le differenze ci sono anche se come sempre la vittoria e la sconfitta dipendono dalla testa e dalla mentalità, non da altro». Il mestiere dell’allenatore è cambiato. Quanto tempo è occupato dal campo e quanto dall’analizzare i dati dei giocatori? «Sì, la figura è cambiata radicalmente. Quello che mi affascia di più è il lavoro di staff. C’è bisogno di più persone per ottenere il massimo dal gruppo». Esiste un gol che sente più suo, perché frutto degli schemi? «No. Noi allenatori dobbiamo essere bravi a farli coesistere. Il tempo della giocata dipende dalla qualità dei calciatori». Tolto il suo, due portieri da circoletto rosso della B. «Provedel dell’Empoli e Micai del Bari»”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.