Trapani, parla Biagioni: «Io come Di Donato vittima di questa situazione»

Il Trapani è stato escluso dal campionato di Serie C dopo la mancata sfida giocata contro il Catanzaro. Con l’arrivo di Pellino come presidente, Oberdan Biagioni era diventato il tecnico del club granata al posto di Daniele Di Donato finendo per rimanere in Sicilia meno di un mese.

Intervenuto ai microfoni di “Tuttoc.com”, l’ex tecnico del Messina si è espresso così in mertito a quello che è successo a Trapani:


«Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, come tutti gli allenatori avevo accettato solo una proposta di lavoro. C’era un progetto per costruire una squadra con giovani e qualche calciatore esperto, non ci siamo riusciti per altri fattori ed il mio contratto non è stato nemmeno depositato. Me ne sono andato il giovedì prima della partita di Catanzaro. Da chi sono stato contattato per sedersi sulla panchina granata? Io sono stato contattato da Pellino, mi ha affidato la parte tecnica insieme a Gianluca Torma perché comunque è un lavoro per me. Non c’era la fideiussione che copriva il mio contratto che nemmeno era stato depositato. Dopo quella domenica ho deciso di lasciare il tutto perché non c’erano margini per poter continuare infatti poi è stato richiamato Di Donato. Ci avevano detto che la stagione si poteva fare, non guardavamo la parte finanziaria visto che sono un allenatore. Anche Di Donato ha avuto gli stessi miei problemi, io sono arrivato il 19 settembre e il 29 me ne sono andato. Non potevo servire alla causa. Siamo stati tutti un po’ vittime di questa situazione”.

Se ho mai sentito Di Donato? No non ci siamo mai sentiti. Lui sicuramente ha lo stesso mio pensiero, è vittima di questa situazione. Cosa mi aspetto adesso per il futuro? Non ho avuto mai problemi di lavoro anche in piazze importanti in Serie D. Siamo in attesa e prima o poi un’occasione ci sarà».