Tacopina: «Catania? Ecco perchè è saltato tutto. Meglio ripartire da zero. La prossima settimana…»

Joe Tacopina non parteciperà alla procedura competitiva legata alla vendita del Catania. La conferma arriva direttamente dall’avvocato italo-americano, che motiva così le sua scelta, intervistato da “Unica Sport”. Di seguito le sue parole: «Ho chiamato l’altro giorno, per la prima volta, il presidente del Catania Gianluca Astorina. Io non ho seguito molto bene le vicende del Catania e tutto ciò che è accaduto, ma lì in città c’è l’avvocato Salvo Arena, che è un mio amico ed è ha curato da legale la mia trattativa con il Bologna. Mi ha chiamato e abbiamo parlato della situazione del Catania: è un’opportunità davvero interessante. Mia madre è nata in Sicilia, a Montelepre, poco sopra Palermo. Catania è davvero un’opportunità molto interessante, so che i tifosi sono fantastici, incredibilmente passionali e tengono molto alla squadra. Conosco Catania, è una bellissima città. Ho davvero un interesse, ma non nella situazione attuale. Ho un gruppo d’investimento dietro di me che sta studiando diverse opportunità. Il problema è la situazione attuale. Bisognava presentare un’offerta entro oggi, e io ho saputo tutto una settimana fa. Ma anche se l’avessi saputo un mese fa, probabilmente partecipare a un bando non sarebbe comunque stata la migliore opzione per comprare il club. Il bando è molto difficile. Anche se dovessi vincere la gara competitiva, nel momento in cui compri il Catania in Serie C, devi avere a che fare con 51 milioni di euro di debiti. Con quella cifra compri un club in Serie A. Sarebbe più facile attendere che il club purtroppo fallisca, come mi è accaduto a Venezia: ho rilevato la squadra e l’ho rilanciata. Assunsi Giorgio Perinetti e assemblammo un management di alto livello: vincemmo i campionati di Serie D e Serie C e andammo in Serie B subito, in appena in due anni. Dovrei comunque venire a visitare la città la prossima settimana perché voglio vedere tutto. Salvo Arena mi ha parlato della situazione del Catania e lo ha fatto anche il presidente Astorina».