Tabanelli: «Solo noi possiamo perdere la A. Gol al Palermo e festa nel mio locale. Vi dico tutto»

Gli è bastato giocare poco più di un anno nel Lecce per riprendersi il tempo perso in una carriera fatta di tante promesse e occasioni mancate. Andrea Tabanelli ha un fisico da «grissino», invece è sempre più un gigante in zona ­gol. Con la rete rifilata al Brescia, il suo ottavo centro in questo campionato, il «molleggiato» da 192 centimetri ha spinto i giallorossi in vetta alla classifica, alla pari con la squadra di Corini e ormai a un passo dalla promozione diretta in A. Intervenuto ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, Tabanelli si è espresso così in merito alla«Nel Lecce mi sto rifacendo con gli interessi di tutta la sfortuna che mi ha perseguitato in passato — dice il centrocampista, 29 anni, nato a Ravenna — Basti pensare che prima di passare alla cura Liverani, avevo segnato 9 reti in 9 stagioni nel calcio professionistico, con un bottino massimo di 3 gol in un solo campionato». All’improvviso, il paradiso, a Lecce. Eppure, se le ricorda le critiche ricevute da gennaio a maggio 2018? «Non ero in condizione, arrivai dal Padova, però ho dovuto mettermi al passo con i compagni. Dopo la promozione, Liverani mi spronò: salta le vacanze e allenati, o qui non troverai spazio. Mi diede la sveglia». E quale è stato il più bello? «Quello segnato a Palermo, con un colpo al volo di destro. Magari ne arriveranno altri». Già, la prossima sfida aPadova, da ex: se segna, esulta? «Sì. Non me ne vorranno i tifosi locali, ma il mio Lecce ha nelle mani la Serie A: ora solo noi possiamo perderla. A Padova, due stagioni fa, sono stato bersagliato da diversi infortuni; a gennaio passai al Lecce». Sui social gira un video che evidenzia le sue doti di ballerino. «Sono pazzo per Michael Jackson e mi piace la musica latino americana. Amo ballare. Un altro mio preferito è Michael Jordan: per lui, scelgo la maglianumero 23. E, quando sono in vacanza, gioco a basket. Se sarà Serie A, ospiterò il Lecce al mio stabilimento: mangiate, musica e bagni. Certo, il mare del Salento è un’altra cosa…».