Strootman: «Di nuovo al Genoa per finire l’opera e riportarlo in A»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Genoa e su Strootman.

L’immagine-simbolo dei primi sei mesi genoani di Kevin Strootman porta la data del 24 aprile 2021, quando al Ferraris con lo Spezia (gara-chiave per la salvezza) rubò palla a Estevez lanciando Shomurodov per il gol del definitivo 2-0. Ora la storia è diversa, perché lui (vestito da supereroe, nel messaggio di bentornato del club) è tornato per spingere i rossoblù verso la A.

Di nuovo al Genoa per… finire un lavoro e provare l’emozione di giocare in un Ferraris pieno? «Si può dire così. A Marsiglia pensavo di tornare in Italia, e quella del Genoa si è rivelata la possibilità più interessante. Mi hanno chiamato, ne abbiamo parlato e ho percepito un entusiasmo tale che in due giorni mi sono convinto. Sto bene, spero presto di poter provare cosa voglia dire giocare in un Marassi stracolmo».

L’etichetta di un Genoa favorito per la promozione pesa o è uno stimolo in più? «Perché mai dovrebbe pesare? Una società come il Genoa in Serie B deve essere favorita per forza. La A è il nostro obiettivo e penso che la società, i dirigenti e tutto il club ce lo dimostrino. Senza metterci pressione e senza dire che siamo i più forti, perché va dimostrato».

Differenze dalla sua precedente esperienza genoana? «Un cambiamento di mentalità: prima in A si giocava per non perdere, ora l’obiettivo è vincere. Dovremo far vedere sempre di essere più forti dell’avversario. Ci sono squadre importanti, ma esistono le condizioni per far bene, senza scusanti».

Questa B viene definita più una… A2, con nomi top fra giocatori ed allenatori. «Esistono club molto forti, penso al Cagliari, ma anche nella nostra rosa abbiamo elementi che hanno giocato o potrebbero stare in Serie A».