Stellone in conferenza stampa: «Venezia viene da alcune difficoltà. Ecco cosa penso dei gol nei minuti finali. Gli infortunati…»

Roberto Stellone, tecnico del Palermo, intervenuto in conferenza stampa alla viglia del match col Venezia, ha parlato dell’allenatore dei lagunari Walter Zenga, dei cambi che farà per domani ma non solo. Di seguito le dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
ZENGA: «Non ho mai fatto gol a Zenga perché non ci siamo mai incrociati da giocatori. Solo con lui allenatore del Catania.

CAMBI: «Al di là dell’ottima partita e vittoria contro il Lecce, era in preventivo andare a sostituire alcuni per farli rifiatare in vista di martedì. Era stato già detto. Martedì farò altri 5-6 cambi, cercherò di ruotare più giocatori possibili. Domani mancheranno 4-5 giocatori rispetto a Lecce, non sarà una bocciatura ma vogliamo tenere tutti sulla corda. Uno di questi è Rajkovic, non lo rischio e me lo tengo in gestione per non rischiare infortuni in generale. La rosa che abbiamo a disposizione mi permette di fare questo ragionamento. Col Crotone abbiamo vinto perché chi è entrato lo ha fatto con la mentalità giusta, stessa cosa col Lecce. Ringrazio chi mi ha attribuito i meriti, ma il merito è del giocatori che si sono fatti trovare pronti accettando la scelta iniziale. Così come chi ha dato tutto fino al momento del cambio. Per come si allenano tutti meritano la chance di giocare. Difesa? Lo vedrete domani. Affrontiamo una squadra che vive una classifica non fantastica, ma che ha cambiato allenatore e il cambio può dare qualcosa in più come lo si è visto col Verona. Non sottovalutiamo la partita. Verranno qui cercando di farci lo sgambetto. Ho chiesto ai ragazzi concentrazione e attenzione durante tutta la gara».

PROBLEMI SOCIETARI: «Discorsi societari e Lega? Non dobbiamo farci distrarre da nulla. Penseremo solo ad affrontare ogni gara come se fosse l’ultima e con le qualità che abbiamo dobbiamo fare bene. Domani dobbiamo andare in campo con la voglia di portare a casa i tre punti. Venezia? E’ quasi uguale allo scorso anno, in questa stagione c’è stato il cambio di allenatore con Vecchi che non ha portato i risultati sperati e adesso con Zenga possono cambiare tante cose. Cercheranno di dare il massimo. Chi gioca col Palermo cerca di dare qualcosa di più e noi dobbiamo difenderci, rispettarli saper soffrire e arrivare ai tre punti».

VENEZIA: «Noi possiamo fare riferimento solo alla gara giocata col Verona. Il Venezia ha grandi giocatori. Zenga è preparato, sa comunicare e sa motivarli. Abbiamo rispetto ma dobbiamo pensare che il Palermo ha grandi individualità e abbiamo spirito di sacrificio e di gruppo. Non esistono partite semplici».

GOL NEI MINUTI FINALI: «Il segnale nei minuti finali è sinonimo di forza mentale, forza fisica e di voler conquistare il bottino pieno e me piace inculcare la voglia ai calciatori. Se non avessimo vinto avremmo 4 punti in meno e sappiamo che il campionato si vince e si perde per un punto. Dopo il gol abbiamo visto i calciatori che si sono sacrificati e dobbiamo sempre metterla in campo».

TANTI TIRI SBAGLIATI: «Tanti tiri sbagliati? La precisione si migliora, io sono contento quando si tira in porta più dell’avversario. Più si tira in porta, più si ha probabilità di segnare. Se tiriamo più degli avversari è meglio. Da allenatore è importante arrivare al cross o al tiro con frequenza. Se tiri bene può fare il miracolo il portiere».

INFORTUNATI: «Chochev, così come Ingegneri, sta facendo lavoro di recupero. La stessa cosa vale per Alastra, Lo Faso ed Embalo. Rajkovic lo abbiamo tenuto a riposo. Murawski non farà parte dei centrocampisti perché non ha recuperato bene. Domani vedremo chi giocherà a centrocampo».

RISCHIO INFORTUNI: «Moreo? Quando sono arrivato ha giocato con continuità. Lui ha caratteristiche diverse dagli altri. Tutti gli attaccanti si sposano bene con gli altri. Stefano girerà insieme agli altri e tutti giocheranno. Lo spirito deve essere quello di pensare a noi e non all’io. Siamo tanti attaccanti e a partita in corso posso decidere se far giocare uno o l’altro e tutti devono farsi trovare pronti. La squadra può, viste le caratteristiche, avere soluzioni diverse. Se giochiamo con un centrocampo a tre non abbiamo altri che li possano sostituire e quindi alcuni potranno fare gli straordinari. Non possiamo però rischiare di andare incontro ad infortuni perché poi ci vuole tempo per recuperare e magari qualche volta possiamo metter fuori calciatori importanti. Tutti mi danno il massimo e mi mette in difficoltà fare la formazione. Io in questo mini tournover voglio far giocare più calciatori possibili. Facciamo scelte valutando mille aspetti e scelte ben ponderate».

NESTOROVSKI E PUSCAS: «Nestorovski e Puscas? A loro chiedo quello che chiedo a tutti. Ho detto quali movimenti da fare in base alla difesa. Quando giocavo e ho vinto i campionati pensavo a vincere e non a segnare. Se gli attaccanti si mettono in testa che non devono fare movimenti solo per segnare è tanta roba. A me interessa che gli attaccanti diano una mano e non gli chiederò che di fare 2 gol. Mi accorgo quando i calciatori fanno i movimenti per aiutare la squadra o solo per segnare. Loro sono contenti se segnano ma io sono contento se vinciamo. Abbiamo chiesto dei movimenti per trarne giovamento».