Spinelli «Azionariato popolare? Livorno non è come Madrid e Barcellona»

«E’ inutile stare a parlare degli acquirenti di turno che oltretutto non esistono, bisogna concentrarsi a sostenere la squadra che è l’unica cosa che conta in questo momento. Favilla, il gruppo indiano, sono tutte favole, puntiamo alla salvezza incoraggiando i nostri giovani che ci faranno raggiungere l’obiettivo. Guardate, a me non interessa altro che il Livorno, non seguo neanche le altre partite.

Livorno non è Barcellona o Madrid, apprezzo l’iniziativa, perché il Livorno è dei livornesi, ma portare avanti una società di calcio richiede risorse e investimenti importanti, che difficilmente i tifosi da soli potranno far fronte. Se comunque l’iniziativa andrà avanti cercherò di collaborare, perché è giusto che il Livorno appartenga ai suoi tifosi, in tal caso sarò pronto anche a cedere le mie quote e a sostenere l’iniziativa contribuendo con 100mila euro».  Queste le parole dell’ex presidente del Livorno, Aldo Spinelli, rilasciate ai microfoni di “Telecentro” in merito l’azionariato popolare per la squadra toscana.