Sono tutti figli di Palermo: La Gumina, la marcia in più. Orgoglio Fiordilino e Accardi. Bosi e Baccin…”

“C’è un orgoglio palermitano che viene fuori, soprattutto nei momenti di grande emergenza. Giovani dosati col misurino, ma che sentono la maglia rosanero cucita addosso, perché la vestono da quando hanno iniziato la trafila nel settore giovanile. La vittoria fondamentale sull’Avellino porta anche la firma del vivaio, perché mai in questa stagione i tre «picciotti» in organico si erano ritrovati in campo contemporaneamente. Nino La Gumina guida la truppa panormita, composta anche da Luca Fiordilino e Andrea Accardi. Un attaccante, un centrocampista e un difensore, un uomo per reparto al servizio di Tedino, nelle cui ve ne scorre sangue rosanero. Linfa preziosa nella rincorsa alla promozione diretta, per un Palermo spesso incerottato. La Gumina ha risposto in modo poderoso all’assenza di Nestorovski, con un gol e con un rigore procurato. L’esultanza dopo il 2­0 nascondeva anche un pizzico di rivincita, dopo l’esclusione arrivata sul più bello a Parma, dopo tre gol consecutivi in altrettante partite. La bocciatura bonaria poi di Zamparini, che per lui ha previsto un’esplosione definitiva tra qualche anno, non lo avrà di certo aiutato. La Gumina, però, finora al suo secondo anno in Serie B sta lasciando il segno con 5 gol pesanti, 4 più un assist nelle ultime nove gare quando è partito dall’inizio. PREDESTINATI Per chi lo ha fatto esplodere con la Primavera non c’è da stupirsi sul suo rendimento. Giovanni Bosi da quest’anno allena l’Under 17 dell’Atalanta ma continua ad avere uno sguardo attento al Palermo. «Non avevo dubbi sulle qualità di La Gumina, così come su quelle di Fiordilino e Accardi – afferma l’ex tecnico rosanero –. Sono giocatori che abbinano alle doti tecniche anche quelle morali, sono ragazzi che hanno fame e si allenano sempre come se dovessero giocare una finale di Champions. Vederli protagonisti col Palermo è una gioia ed è la conferma che, insieme all’ex responsabile del settore giovanile, Dario Baccin, abbiamo svolto un buon lavoro in questi anni». E dire che quattro anni fa La Gumina era un po’ ai margini del vivaio. «Sì, al mio primo anno Baccin mi chiese di valutarlo in ritiro perché era convinto che il ragazzo aveva delle buone qualità – continua Bosi –. In effetti, era così e lo volli con me. Nonostante la giovane età, Nino ha delle caratteristiche intrinseche non da poco, sa quando tenere palla e attaccare lo spazio ed è molto bravo nei tagli. Il movimento sul gol all’Avellino ne è la conferma. Ha grossi margini di miglioramento, può diventare ancora più forte». Fiordilino e Accardi, per Bosi, non sono da meno. «Fiordilino è il centrocampista che ogni allenatore vorrebbe avere, perché riesce a fare bene in qualsiasi ruolo lo metti. Ha tecnica, ma soprattutto intelligenza, due aspetti che gli permettono di sopperire a una struttura fisica non imponente. E poi è un grande lavoratore; non è un caso che, in due anni in Serie C, è riuscito sempre a ritagliarsi uno spazio. Stesso discorso per Accardi: per la squadra è disposto anche a morire, non si tira mai indietro, dovunque lo si metta a giocare. E, per essere un difensore, ha anche una discreta tecnica. Sono tre giocatori di garanzia, tre elementi giovani, utili per il presente e con margini di crescita importanti per il futuro del club. Li sento ancora oggi, perché sono rimasto molto legato a loro. Vedere quello che stanno facendo mi rende orgoglioso»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” in merito a La Gumina, Fiordilino e Accardi.