Sodinha: «Brescia sta attraversando un periodo difficile»

Intervistato da “Brescia in gol” Sodinha, ex calciatore del Brescia, ha parlato dei problemi societari che sta attraversando la sua ex squadra.

Ecco le sue dichiarazioni:

«E’ sicuramente una situazione difficile. Ogni giocatore ha un pensiero diverso, ma è normale essere preoccupati in queste situazioni. Chi vuole davvero giocare a calcio deve entrare in campo solo per portare a casa i tre punti e non pensare ad altro. Eravamo una bella squadra poi magari qualcuno si faceva condizionare, ma io entravo sempre in campo per vincere e andavo anche sotto la Curva Nord a parlare con i tifosi perchè li rispettavo. Vengo da un posto dove il rispetto è fondamentale e chi entra in campo deve dare sempre il 200%. Il procuratore che avevo allora mi metteva in testa tante cose ed essendo ancora giovane gli davo ascolto. Dovevo prestare più attenzione a quello che mi diceva il cuore, il mio cuore era per il Brescia. Se potessi tornare indietro non metterei più in mora la società. Sicuramente Benali. E’ un leader, era in quel Brescia con me ed essendoci già passato sa cosa significa dover giocare per un club sotto amministrazione controllata. Avendolo già vissuto sono sicuro che riuscirà a parlare con i più giovani mettendo loro in testa di giocare per la città, per i tifosi e per loro stessi. E’ un peccato però che a Brescia ci siano sempre questi problemi societari. Questa città meriterebbe la serie A e invece continua a trovare persone che poi l’abbandonano al proprio destino. Cellino? Non sono stupito di quello che sta succedendo. Su di lui ho sentito tante cose negative, non l’ho mai conosciuto di persona, quando arrivò a Brescia gli feci sapere che ero disposto a giocare anche gratis, ma non ha mai nemmeno voluto ricevermi per un colloquio».