Sicilia, Palermo-Catania: il derby si sposta nei cieli

Come riportato da “IlSicilia.it” lo scalo di Fontanarossa (o meglio: il sistema Catania-Comiso) viene premiato da Enac, che lo ha scelto come “hub del Mediterraeno”. Il che, al di là del forte impatto simbolico, significa un diverso status nel nuovo piano nazionale degli aeroporti, in cui viene considerato l’avamposto italiano per rispondere alla concorrenza di Istanbul. Non è una primizia: era stato Pier Luigi Di Palma, presidente di Enac, a parlarne, proprio a Catania, in un convegno organizzato da Sac lo scorso aprile. Ma da Palermo arriva il fuoco di sbarramento. Per il sindacato Cisal la scelta è «una forzatura», perché «lo scalo di Punta Raisi, per le sue piste, è idoneo a ospitare mezzi di maggiori dimensioni e non soffre la vicinanza dell’Etna che spesso costringe gli aerei a cambiare percorso». A raccogliere l’assist è il sindaco Roberto Lagalla, che ha «già interessato l’Enac» ed è pronto a sottoporre l’“ingiustizia” «all’attenzione dell’entrante governo regionale».

Da sotto il Vulcano, dove il Comune è commissariato, si leva la replica dell’ex sindaco Enzo Bianco, «sorpreso e meravigliato per la determinazione aggressiva con la quale il sindaco di Palermo si è scagliato» contro la scelta dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. «Lo scalo etneo negli ultimi anni – sostiene Bianco – ha costantemente e considerevolmente incrementato il numero dei passeggeri, registrando un’affluenza notevolmente maggiore rispetto a quello di Palermo e di tutti gli aeroporti del Sud. Fontanarossa, unito a Comiso, copre l’intera area della Sicilia Orientale, ma molti passeggeri , anche delle province di Caltanissetta e di Agrigento, preferiscono Fontanarossa per la maggiore facilità di raggiungimento e per il gran numero di voli e connessioni». Dalla società di gestione di Fontanarossa, però, tendono ad abbassare il livello dello scontro. «È una vicenda grottesca», minimizza Nico Torrisi. Per l’amministratore delegato di Sac «è legittimo che il sindaco Lagalla difenda la propria città, ma è troppo esperto e intelligente per non sapere che è il mercato, che comunque sta premiando tutti gli scali siciliani, a suggerire con estrema naturalezza queste scelte».