Serie B, Stellone: «Frosinone da applausi. Ma è tutto in gioco. Brunori? I calciatori bravi bisogna saperli trovare»

L’edizione odierna di Tuttosport riporta un’intervista a Roberto Stellone il quale parla della serie B e di Brunori.

In Serie B Roberto Stellone ha provato e ottenuto un po’ di tutto in panchina: una promozione (col Frosinone nel 2015), una salvezza non scontata (nella scorsa stagione con la Reggina), un play off (col Palermo nel 2019). Il campionato cadetto ogni anno cambia, si modifica e alla fine di ogni girone d’andata è il momento di operare le prime analisi, in attesa di un ritorno da “rien ne va plus”. Stellone, cosa sta dicendo questa serie B? «E’ una conferma di quanto avevamo detto un po’ tutti in estate: il livello è alto per via di un super mercato nel quale almeno 14-15 club hanno costruito rose per puntare alla serie A» di quelle 14-15 squadre, com’era inevitabile, ce ne sono già tante in ritardo sulla tabella di marcia…

«Benevento, Spal, Venezia, Cagliari e Como erano partite con ben altre ambizioni. Difficile capire perchè non stiano arrivando i risultati, bisognerebbe essere all’interno e a volte nemmeno da dentro si riescono a dare delle spiegazioni. Possono esserci problemi nell’ assimilare quello che vogliono gli allenatori, infortuni, ma certo se dopo un intero girone la classifica è di un certo tipo non può essere un caso. In compenso il Frosinone sta andando oltre le aspettative. La società ha confermato Grosso nonostante il mancato raggiungimento dei play off nella scorsa stagione, gli ha preso giocatori funzionali al suo calcio e sono primi in classifica con merito»

C’è ancora tempo per le attardate o devono rassegnarsi a obiettivi di secondo piano come la salvezza? «La classifica è cortissima. Dalla Ternana 8ª al Como che in questo momento sarebbe la prima delle salve ci sono solo 4 punti. Significa che al centro della classifica è grande bagarre. Siamo arrivati alla sosta senza avere un’idea precisa di chi potrà essere promosso e di chi retrocederà mentre gli altri anni a questo punto qualcosa si poteva già intuire. Guardate il Perugia: è in fondo alla classifica, ma ha saputo vincere a Reggio Calabria e Benevento e ha comunque vinto le ultime due partite dell’anno lasciando l’ultimo posto».

Anche Cheddira non aveva mai giocato in questo campionato mentre Brunori l’aveva solo assaggiata eppure sono loro che comandano la classifica cannonieri. Da ex bomber come li valuta? «Ottimi giocatori, con caratteristiche diverse al punto che potrebbero anche giocare insieme pur essendo prime punte. Possono contare su due squadre che li supportano al meglio. E’ una questione di filosofie: io dico sempre che non è importante chi fa gol, basta farne uno in più dell’avversario. La Reggina non ha il super bomber eppure ha il miglior attacco del campionato. Cheddira e Brunori sono il segnale che anche in C giocano ottimi calciatori, basta saperli trovare».