Serie B. L’ex rosa Grosso: «Il mio Frosinone ora deve vincere»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Frosinone e riporta le parole di Fabio Grosso.

Tutti ad abbracciarlo, in quel luglio del 2006, e adesso tutti a guardarlo dal basso. Fabio Grosso spicca nella Serie B dei campioni del mondo e prova a dare un nuovo senso alla storia: «Quel gruppone resta, dopo quel trionfo, ma sono passati 16 anni e abbiamo fatto percorsi diversi, con storie diverse… Ci rivediamo sempre volentieri, certo, ma la realtà è un’altra cosa».

La realtà dice Frosinone a +2 sulla seconda e +4 sulla terza. «E’ bellissimo, siamo contenti, ma sappiamo che è ancora lunga. Siamo primi con merito e ce la giochiamo con tutti, pur essendo pieno di squadre forti».

Va bene. Però vincere 4 partite di fila, in un campionato così, non è proprio normale… «E’ stato forse oltre le nostre aspettative, ma le difficoltà ci sono: per fortuna abbiamo ampi margini di miglioramento».

Nemmeno vincere sempre in casa, come avete fatto voi a Frosinone, è facile in questa B. «E’ frutto delle qualità che abbiamo dimostrato di avere. Ma fuori abbiamo perso tre partite che, per motivi diversi, ci hanno lasciato l’amaro in bocca».

Le sue squadre spiccano per la variabilità dei moduli. «Se vinci hai una squadra camaleontica, se perdi è confusionaria… Già alla Primavera della Juve cambiavo spesso, anche i ruoli ai giocatori per far vedere il campo in modo diverso. I miei concetti sono sempre gli stessi, anche se si sono evoluti».

Manca solo una promozione. «Uno non è bravo solo perché vince, ma perché raggiunge l’obiettivo della società. Certo che vincere mi piacerebbe…».

A Frosinone non è la priorità. «Dobbiamo lanciare giovani e fare risultati. L’anno scorso abbiamo perso i playoff all’ultima giornata, un dispiacere, ma questo non può cambiare la valutazione del lavoro di un anno. Aver lanciato Gatti, Zerbin e altri è una soddisfazione che resta».