Serie B, Coda: «Porterò il Genoa di nuovo in alto. E a Cheddira dico: «Ci sono anch’io»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista al calciatore del Genoa Massimo Coda.

Si riparte. Dopo giorni complicati e senza un perché, alla fine Massimo Coda contro il Venezia s’è ripreso in un colpo solo il gol (settimo centro stagionale, è lui il capocannoniere rossoblù), la vittoria e gli applausi convinti del Genoa e dei suoi tifosi.

E’ una rete che cancella un periodo non semplice e la ripaga di tanti sacrifici? «Le rispondo con sincerità. Di sicuro non è stato forse un periodo tanto brutto sul piano delle prestazioni, ma sono consapevole che la gente da me si aspetta sempre il gol. E fatalmente quando non ne fai per un po’ di partite, anche se lavori bene la cosa inizia a pesarti. Di momenti simili, però, ne ho avuti in passato, e ne sono sempre uscito pensando solo a lavorare».

Quand’era successo? «A Salerno. Avevo tutto l’ambiente contro, e la gente pensava che stessi per andarmene. Invece sono voluto restare e mi sono preso delle belle soddisfazioni. Vedo similitudini fra le due situazioni, anche se qui non mi hanno criticato»

Su di lei c’erano molte voci di mercato, anche se il club ha sempre ribadito la volontà di non cederla. «Venivo da un campionato a Lecce dove mi riusciva tutto, il gioco era centrato su di me. Poi qui, improvvisamente, tutte le giocate che so fare non mi riuscivano più, e mi sono domandato: “Il problema sono io, oppure no?”. Dopo essere andato in panchina, la gente ha immaginato il peggio, ma non c’era la volontà di scappare da qui. Qui sto bene, con i compagni ci vediamo anche fuori, il gruppo è sano».

Frosinone ormai in fuga? «L’ho visto. Ha idee di gioco molto belle, e in più possiede un gruppo di giovani validi e altri elementi di esperienza. Un bel mix. Può arrivare sicuramente nei primissimi posti».

Quanto conta per una punta avere un tecnico ex attaccante? «Io ne ho avuti altri, da Bucchi ad Inzaghi, prima di Gilardino. Ognuno mi ha trasmesso qualcosa, adesso il mister mi sta spronando ad attaccare di più la porta sul primo palo».

Cheddira ha segnato sinora cinque gol più di lei. «Ed è mancato per alcune partite. E’ tornato più carico che mai, ma ci sono tante gare da giocare e io di solito al ritorno ho sempre fatto meglio dell’andata…».