Serie B, 4 allenatori al bivio: Maran, che brividi a Venezia

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sugli allenatori di B a rischio.

La prima sosta, il primo bivio: in una Serie B che non si fermerà nemmeno per il Mondiale, il momento (uno dei pochi) in cui si tirerà il fiato può dare la spallata a situazioni in bilico. Ecco perché questo weekend diventa particolarmente delicato. A metà settembre, sono già tre le squadre che hanno dato la sterzata, di cui due addirittura nel pre campionato: è il caso del Palermo – affidatosi a Corini dopo le dimissioni di Baldini – e del Südtirol, che ha assorbito la separazione da Zauli prima con il traghettatore Greco, poi con Pierpaolo Bisoli che ha dato la scossa dei due successi consecutivi. Particolare la situazione del Como, che un nuovo allenatore dovrà sceglierlo, ma sta andando avanti – in sofferenza – con Max Guidetti (secondo di Giacomo Gattuso) dopo aver preso atto della necessità di un periodo di riposo per l’amato tecnico di casa. Nelle valutazioni, ad ogni modo, non si può ignorare l’insegnamento della passata stagione: dei tanti avvicendamenti, pochi hanno prodotto miglioramenti significativi (la risalita in acque tranquille della Reggina di Stellone e, soprattutto, la salvezza del Cosenza ai playout firmata proprio da Bisoli).

Occhi sul Penzo Il campo centrale per gli scricchiolii delle panchine è Venezia, dove arriva il Pisa e la delusione è sentimento condiviso. Javorcic gode della fiducia della proprietà, ma è chiaro che una sconfitta (nelle ultime tre partite è arrivato solo un punto) potrebbe indurre delle riflessioni. «Credo sia importante per la squadra sentire un po’ di fiato sul collo» ha dichiarato in settimana il direttore dell’area tecnica Molinaro, senza citare l’allenatore sul quale però sono riposte aspettative importanti. Più al limite, sicuramente, la posizione di Maran: in Laguna il tecnico del Pisa si gioca il futuro, di cui potrebbe riappropriarsi con un risultato positivo. Tanti i nomi accostati negli ultimi giorni a una panchina ambita (Oddo, Moreno Longo, Aglietti in tribuna all’Arena) ma va sottolineato come ci sia ancora sotto contratto Luca D’Angelo, con il quale è stato preso tempo prima di procedere alla risoluzione necessaria nel momento in cui il tecnico abruzzese dovesse trovare un’altra panchina. Tra le righe, sarebbe stata ammorbidita la linea della proprietà americana che in estate – dopo la finale playoff persa col Monza – optò per la chiusura di un ciclo.

Intrecci L’intrigo non è solo teorico: sulle tracce di D’Angelo c’è il Como, che lo reputa prima scelta per la successione di Gattuso. «Stiamo lavorando intensamente per trovare l’uomo giusto – ha dichiarato ieri il d.s. Ludi – non vogliamo commettere errori». Sotto osservazione anche la panchina di Tesser, pur essendo la trasferta di Marassi, per il Modena, un ostacolo altissimo da ponderare. C’è poi chi, di rischi, ne ha già corsi. Fabio Caserta si è già “ripreso” una volta il Benevento, solo in caso di (brutta) sconfitta questa sera a Brescia le consultazioni potrebbero riaprirsi. A Perugia, il successo contro l’Ascoli ha rinsaldato la panchina di Castori che proprio alla vigilia aveva dichiarato: «Dell’esonero non ho paura, tiro dritto per la mia strada». Quella che l’ha portato fino al derby, possibile trappola – nel caso dovesse andare particolarmente male – anche per Lucarelli.