Seno: «Venezia, scatena la forza a mente libera. Renzo Barbera pieno? Il pericolo è Brunori»

L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” si sofferma sulla gara tra Palermo e Venezia e riporta un’intervista ad Andrea Seno.

Andrea Seno, da tifoso ed ex del Venezia avrebbe preferito Palermo o Sampdoria in semifinale? «Non avevo preferenze. È vero che nella regular season il Venezia ha battuto due volte la Sampdoria, ma a questo punto i precedenti contano poco. Entrano in gioco tanti meccanismi diversi. E sia il Palermo che la Sampdoria avrebbero avuto diverse armi per fronteggiare la squadra di Vanoli».

Il presidente Niederauer ha fatto chiarezza e ha detto di aver risolto i problemi finanziari. Il club si iscriverà sia alla A che alla B… «Si dice sempre che la squadra a certe notizie non deve badare. Invece sono stato giocatore e certe situazioni condizionano. Fra giocatori ci si parla, e ci si confronta. La cosa importante è che gli stipendi siano sempre arrivati. Questo ha aiutato moltissimo, poi mi ha fatto piacere l’intervento di Niederauer. Ha zittito diverse voci e sicuramente è un bel segnale».

Vanoli, Pohjanpalo, Tessmann: sembrano tutti in partenza…
«Purtroppo arriva un momento della stagione in cui alcune squadre hanno esaurito gli obiettivi o hanno terminato la loro stagione. A quel punto di che si parla? Di mercato ovviamente, di chiacchiere se ne fanno per tre o quattro mesi, cominciano proprio in questo periodo. È destino che le squadre che sono impegnate nei playoff siano al centro di tanti discorsi. Anche qui posso dire che in qualche modo certe voci condizionano. Devono essere bravi società e allenatore a blindare il gruppo».

Vivere mesi con la spada di Damocle sopra la testa dei ban Fifa non dev’essere facile… «Certe operazioni fatte in passato hanno messo a rischio l’esistenza stessa del club, questo non lo scopro certo io. L’arrivo di Antonelli è stato un pezzo di bravura del presidente, che è riuscito a trovare l’uomo giusto per sistemare tante cose. Guardate il numero di operazioni che sono state fatte. Un numero enorme, dà bene l’idea di cosa ci fosse prima. Ad Antonelli dovrebbero fare un monumento».

Torniamo al campo. Chi o cosa deciderà Venezia-Palermo?
«Ho visto praticamente tutte le partite. All’andata il Palermo è stata una delle squadre che ha più messo in difficoltà il Venezia. Vinse con merito, mentre al ritorno il Venezia ha incantato il Barbera».

Trentamila persone sugli spalti possono intimidire?
«Parlo per me, ma ovviamente non siamo tutti uguali. Io mi esaltavo a giocare in certi stadi e il Venezia ha dimostrato di poterci stare senza problemi, in questi ambienti. Io vedo il Venezia favorito, anche se ha dimostrato di non saper sempre gestire le partite».

Quindi deve giocare come se si partisse alla pari e non col vantaggio del doppio risultato? «Assolutamente e credo che Vanoli lo sappia. Sono convinto che saprà preparare bene la partita».

Qual è il pericolo pubblico numero uno del Palermo?
«Ho visto un Brunori in grandissima forma con la Sampdoria. Al Venezia ha già segnato in campionato e bisognerà lasciargli poco spazio».