Scimonelli (Licata): «Io tifoso del Palermo, un onore affrontarlo. Sulla mascotte…»

Danilo Scimonelli, vicepresidente del Licata, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Lasicilia.it”. Ecco quanto affermato: «Bruno Palumbo? Io ero molto piccolo al tempo, ricordo bene i suoi figli e i suoi nipoti. Io sono nativo di via Pitrè, il club degli Angeli della Nord è nato proprio in quella zona. Una figura leggendaria della Curva Nord di Palermo, mi è sembrato giusto unirmi al cordoglio dei tifosi rosanero e tributargli un ultimo saluto. Legame tra Palermo e Licata? Assolutamente si. C’è un rapporto di rispetto che dura da decenni. Il grande Licata è stato fondato su una buona rappresentanza di palermitani capitanati da Zeman. Mi vengono in mente ad esempio Modica, Campanella e tanti altri. Sono due città molto vicine dal punto di vista emotivo e sociale. Molti licatesi vivono a Palermo e viceversa per motivi lavorativi. Sfilata della mascotte? E’ stata un’idea del nostro addetto marketing, che purtroppo non aveva considerato il fatto che il povero Kurò è stato mandato in pensione insieme alla vecchia dirigenza. Speriamo che per la partita di ritorno il Palermo possa già avere una nuova mascotte da far sfilare insieme a quella del Licata. Al presidente Mirri, da tifoso del Palermo, va detto mille volte grazie per quello che sta facendo per il Palermo, per la città e per lo sport palermitano. Noi siamo una matricola, il nostro obiettivo è salvarci e siamo sulla buona strada. E’ arrivata la prima sconfitta in campionato contro il Savoia, una compagine attrezzata per la categoria. Noi abbiamo fatto la partita peggiore dell’anno, ma non possiamo vincerle tutte. Stiamo portando avanti un buon torneo e siamo felici di questo. Cannavò? Un vero bomber fa gol in tutte le categorie, leggasi ad esempio Riganò che segnava al Lipari come segnava al Messina. Noi su Cannavò non abbiamo mai avuto dubbi e lui ci ha ripagato della nostra fiducia. Domenica ci aspettiamo una festa, è un onore giocare contro il Palermo. Per me è come se fosse una sfida fra mia madre, il Palermo appunto, e mio figlio, il Licata. Speriamo che sia una bella giornata di sport insieme ai ventimila tifosi rosanero e ai nostri mille sostenitori licatesi».