Sarri, finalmente la verità sull’addio: tutta colpa di due calciatori | Svelati i nomi della discordia

Maurizio Sarri - Lapresse - Ilovepalermocalcio.com

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A distanza di qualche settimana dall’addio ecco spuntare un nuovo retroscena. Ecco cosa è successo in realtà.

I rapporti nel calcio, come nella vita, fanno spesso la differenza. Ecco perché a volte il confine tra una conferma e un addio può essere molto labile, quasi invisibile. È capitato a tutti di restare a casa senza sapere praticamente il perché.

Senza spostarci dalla Capitale, è stato lo stesso José Mourinho, proprio nelle ultime ore, a dichiarare di essere rimasto incredulo di fronte alla decisione della società di esonerarlo. Non sarà stato semplicemente il suo ego a farlo parlare?

Anche in casa biancoceleste i tifosi hanno dovuto sopportare un cambiamento importante e, guardando in casa d’altri, si augurano che Tudor possa portare gli stessi punti e quella spinta data dall’entusiasmo che sta caratterizzando questa seconda parte di stagione dei giallorossi.

Daniele De Rossi e i suoi possono guardare l’orizzonte con fiducia, consapevoli che in campionato non è ancora finita (c’è un posto Champions da conquistare) e in Europa League tutto è possibile.

La variabile mercato

La scelta dei giocatori più idonei al progetto, da parte del tecnico, è uno dei momenti più importanti nella fase di programmazione della prossima stagione. Se non ci sono idee comuni o quantomeno la voglia di trovare un compromesso, tutto si fa più difficile.

Anche i più grandi allenatori, i più vincenti, hanno dovuto scendere a patti con la dirigenza per mille motivi. Il mercato è sempre al centro delle riflessioni da parte della società perché spesso indovinare i giusti acquisti significa partire ai nastri di partenza con qualche punto in più della concorrenza.

Piotr Zielinski - Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Piotr Zielinski – Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il retroscena

Ci ha pensato il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna a spiegare quanto accaduto tra Maurizio Sarri e la società biancoceleste. L’addio al club capitolino parte da lontano, esattamente da due “no” sul mercato che hanno incrinato parecchio i rapporti tra l’ormai ex allenatore e l’attuale presidente Lotito.

Dopo il secondo posto della passata stagione infatti il tecnico avrebbe voluto alzare l’asticella e provare a confermare un campionato di vertice. Come farlo? Grazie a due innesti di spessore come Piotr Zielinski e Domenico Berardi. La risposta del presidente Lotito ha spento l’entusiasmo del tecnico e dei tifosi. Napoli e Sassuolo hanno continuato a godersi i propri gioielli e adesso in molti hanno compreso come mai Sarri se ne sia andato sbattendo la porta.