Repubblica: “Vazquez addio da 15 milioni. Torna Pinilla? Mascardi…”

Il via libera è arrivato intorno alle 14,30. Franco Vazquez aveva appena finito di pranzare. Il tempo di salire in camera, riordinare le sue cose e l’attaccante rosanero è sceso nel piazzale dell’hotel Pragant dove c’era un’auto pronta per portarlo via da Bad verso una nuova vita, destinazione Siviglia. Franco non è venuto meno al suo soprannome e si è infilato in auto senza dire una parola. Muto come un pesce. Un attimo prima aveva salutato Ballardini e gli altri compagni. Poi, fuori, un bacio ad Andrea Fulignati, una stretta di mano al preparatore Andrea Rinaldi e ancora un abbraccio con il team manager Alessio Cracolici e il magazziniere Pasquale Castellana. Sono state le ultime immagini di un’avventura in rosanero durata quattro anni e mezzo. Dal gennaio del 2012 a ieri. Quattro anni e mezzo nei quali Vazquez ha conosciuto la diffidenza, l’esilio al Rajo Vallecano, l’epurazione della lista dei giocatori all’inizio della stagione di serie B, sino alla rinascita, la consacrazione, la nazionale azzurra e, infine, un top club. È andato via portandosi dietro solo una zaino e una piccola tracolla. Del resto, il Mudo sapeva benissimo che il suo soggiorno in Carinzia sarebbe durato pochissimo. Poteva durare anche meno se Zamparini, all’ultimo momento, non avesse cercato un rilancio dall’Inghilterra che fosse più vantaggioso dell’accordo raggiunto già da tempo da Foschi. Ma il rilancio inglese si è rivelato un bluff e ieri intorno a mezzogiorno è arrivata la svolta. Il Siviglia pagherà al Palermo quindici milioni di euro. Tondi, senza bonus o premi. Il giocatore, che da tempo aveva una intesa con la formazione andalusa, guadagnerà due milioni all’anno per cinque anni e, soprattutto, calcherà palcoscenici di primissimo piano come quello della Liga e della Champions League. I tre giorni e mezzo di permanenza in ritiro sono stati gestiti al meglio dal giocatore e dalla società. Franco si è allenato sempre con grande scrupolo e dal Palermo, appena la trattativa si è indirizzata sul binario della cessione, è arrivato subito il nulla osta per svolgere le visite mediche per il Siviglia senza, per altro, la conferma ufficiale della conclusione dell’affare.È così ieri Vazquez si è potuto mettere in macchina per raggiungere Milano dove lo attendeva il direttore rosanero Rino Foschi. Il tempo di sistemare gli ultimi aspetti burocratici in attesa di prendere domani il primo volo utile per Siviglia. Al Palermo resta il tesoretto di quindici milioni. Il guaio è che con questi quindici milioni Zamparini dovrebbe fare tante cose: pagare le pendenze economiche al procuratore di Dybala, sistemare il bilancio e rinforzare la squadra per il prossimo anno. Foschi è al lavoro per la prima e l’ultima di queste voci. Con Mascardi, procuratore di Dybala in causa con Zamparini, è vicino all’accordo per una dilazione del debito. Ma soprattutto il diesse è al lavoro per dare quegli elementi che Ballardini ha chiesto. Smentita la voce relativa all’attaccante Djuric, Foschi ha nel mirino il centrocampista Cigarini e ne ha parlato anche ieri con i dirigenti bergamaschi. Cigarini però potrebbe non essere l’unico ad arrivare dall’Atalanta. Foschi, infatti, per il dopo Gilardino, insegue un suo vecchio pallino, quel Pinilla che ha già indossato la maglia rosanero per due stagioni dal 2010 al 2012. Pinilla non rientra nei piani di Gasperini e potrebbe certamente fare al caso del Palermo che è alla ricerca di una punta centrale“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.