Repubblica: “Terremoto al Palermo via Baldini e Castagnini. Corini verso la panchina. Emerge il retroscena su Inzaghi”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul terremoto in casa Palermo con le dimissioni di Castagnini e Baldini.

Terremoto, fulmine a ciel sereno, temporale estivo. Chiamatelo come volete ma quello che sta succedendo al Palermo ha dell’incredibile e, soprattutto, dell’inatteso. Il direttore sportivo Renzo Castagnini e l’allenatore Silvio Baldini si sono dimessi. La frattura tra la struttura tecnica e la società rosanero è profonda e insanabile tanto che il Palermo si sta già muovendo per trovare i sostituti. Uno dei nomi che si fanno per la panchina rosanero è quello di Eugenio Corini che sarebbe già stato contattato. Certo è che il pomeriggio di ieri in viale del Fante è stato frenetico con le voci sulle dimissioni del duo Castagnini-Baldini che si sono rincorse a lungo sin dall’ora di pranzo. In quel momento Baldini insieme a Castagnini era impegnato in un summit al “Barbera” nel corso del quale è emerso il malumore dei due nei confronti della società.

Un mal di pancia che va avanti da tempo e che affonderebbe le sue radici in alcune scelte di mercato (Baldini ad esempio non avrebbe voluto lasciar partire Dall’Oglio che invece si è accasato con l’Avellino) e in alcune rivendicazioni contrattuali del gruppo delle quali Castagnini e Baldini si sarebbero fatti portavoce. Nel pomeriggio i due hanno incontrato anche il presidente Mirri e il direttore generale Gardini manifestando tutto il loro malcontento. Un malessere che Baldini avrebbe comunicato anche alla squadra affermando che la società non lo starebbe mettendo nelle condizioni di incidere. Un concetto che ha portato alle dimissioni del tecnico e del direttore sportivo comunicate ai vertici societari. Nell’incontro del “Barbera”, Mirri e Gardini hanno tentato senza successo di far recedere i due dalle loro decisioni. Un tentativo andato a vuoto. Baldini, in sostanza, non si sente più al centro del progetto Palermo. L’entusiasmo nei suoi confronti dei tempi delle finali play-off sarebbe pian piano scemato e, soprattutto, adesso sopra ogni cosa conta il modo di fare calcio della nuova proprietà.

Del resto, i rapporti tra Baldini, Castagnini e la nuova società targata City Group erano sembrati già travagliati sin dall’indomani della conquista della serie B. Quando ancora lo sceicco Mansour non aveva perfezionato l’acquisto del club rosanero, Baldini aveva posto una sorta di aut aut sulla sua conferma, affermando che sarebbe rimasto solo se fosse stato mantenuto per intero il suo staff. Un chiaro riferimento a Castagnini che era stato quello che a Natale lo aveva portato sulla panchina rosanero. Non è un mistero che il City Group stesse cercando nuovi profili da portare a Palermo e che candidato alla poltrona di direttore sportivo fosse Zamuner con la collaborazione di Di Francesco mentre per la figura di allenatore ci fosse stato un sondaggio con Pippo Inzaghi.

La società, spinta anche dal risultato appena conseguito e dal rapporto con la piazza di tecnico e direttore sportivo, aveva poi deciso di non cambiare e di continuare sulla strada già tracciata da Baldini e Castagnini. I contrasti sono però riemersi dopo la confitta per 5 a 0 nell’amichevole di Pisa. Un risultato che faceva a pugni con le dichiarazioni di qualche giorno prima di Baldini che parlava di serie A e soprattutto aveva fatto suonare più di una sirena d’allarme. Il fatto certo è che il clima è tornato teso. In particolare, Castagnini ha dovuto fare i conti con la presenza di Zavagno, l’uomo del City Football Group arrivato a Palermo per fare il mercato insieme al direttore sportivo.

I nodi sono venuti al pettine e le due anime della società hanno avuto difficoltà a convivere con ripercussioni sul mercato che non ha trovato il gradimento dell’allenatore sino ad arrivare alla rottura di ieri. Baldini oggi esporrà le sue ragioni nel corso di una conferenza stampa. Gardini è già al lavoro per trovare i sostituti del direttore sportivo e del tecnico. Per quanto riguarda l’allenatore si fa strada il nome di Eugenio Corini, bandiera rosanero, ex giocatore e allenatore del Palermo molto amato dalla tifoseria. In alternativa si parla di Ranieri e De Rossi. Gli uomini del City sono al lavoro per portare in rosa figure che sposino in pieno filosofia e metodologie della nuova proprietà.