Repubblica: “Renzo Barbera, convenzione pluriennale. Lagalla apre ai rosanero”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma anche oggi sulla situazione che riguarda il “Renzo Barbera” tra problemi strutturali e concessione.

Se il Palermo si presenta con una valigetta e un progetto di lungo termine gli diamo le chiavi dello stadio». Per la prima volta, per bocca dell’assessore allo Sport Alessandro Anello, il Comune è uscito allo scoperto sul destino del “Barbera”. Nella trasmissione di Trm “Siamo Aquile”, a domanda precisa di “Repubblica”, Anello ha detto senza giri di parole che l’amministrazione è pronta a stipulare con il Palermo una concessione lunga, anche trentennale, che metta il club nelle condizioni di investire sull’impianto che cade a pezzi.

«Ci stiamo confrontando con il Palermo da mesi e non abbiamo difficoltà ad aprire un ragionamento sulla gestione dello stadio, con una società che si sta dimostrando solida – ha detto Anello – Ancora non abbiamo ricevuto proposte ufficiali, ma siamo aperti a qualsiasi tipo di trattativa».

Il club, dal canto suo, ha preso atto di questa apertura che del resto è la soluzione che la società porta avanti da tempo. Di sicuro, in questo momento le parti dialogano su una priorità: definire le condizioni degli ultimi due anni di concessione che scade nel 2026. E in questi due anni, in cui ci sono tre stagioni sportive, gettare le basi per il futuro. Il primo passo per il Comune però è ridefinire il canone degli ultimi due anni, portandolo a 341mila euro l’anno. È questa la cifra stimata, ma non inserita nella convenzione stipulata nel 2020, perché c’era il Covid e una parte dello stadio non era utilizzabile.

«Il Palermo – ha aggiunto Anello – è l’unico interlocutore per lo stadio e siamo in attesa di capire quali sono i programmi oltre il 2026 per arrivare nella massima sintonia alla realizzazione di uno stadio del terzo millennio con la definitiva ristrutturazione dello stadio». Il “Barbera” è in condizioni disastrose e a ottobre scorso ha rischiato seriamente di chiudere, costringendo il Palermo a interventi di manutenzione straordinaria, che da convenzione spetterebbero al Comune: lavori sui bagni della tribuna, sui gradoni pieni di infiltrazioni, sugli impianti di videosorveglianza e illuminazione.