Repubblica: “Quei fantasmi con la maglia rosanero. Silva, Sunjic, ma anche Rajkovic e Bouy sono l’emblema di un mercato flop e del rapporto tra società e procuratori”

“Da parte loro le migliori intenzioni c’erano tutte. E si sposavano con le speranze degli uomini mercato del Palermo. Alla fine però si sono rivelati dei flop. Sono quei giocatori rosanero che dovevano contribuire a salvare la squadra da una retrocessione che a inizio stagione faceva già paura quanto adesso e che invece hanno fallito la loro missione. Per la verità c’è chi si può appellare alla sfortuna o al cambio continuo di allenatore, ma per gli almanacchi il risultato non cambia poi più di tanto. Il meno impiegato di tutti è l’attaccante svedese Stefan Silva, 27 anni, arrivato a gennaio dal Gif Sundsvall in prestito con obbligo di riscatto per 800 mila euro. Il Palermo ha creduto talmente tanto nelle sue qualità che lo ha messo sotto contratto fino al 30 giugno del 2121. Il numero nove rosanero, però, può fregiarsi del titolo di portafortuna, visto che ha indossato la sua nuova maglia solamente in un’occasione, nell’unica vittoria ottenuta in casa contro il Crotone. Silva, però, ha giocato gli ultimi quindici minuti e quel quarto d’ora di celebrità è l’unico che fino ad ora è riuscito a ritagliarsi. Contro i calabresi, in quello sprazzo di partita, si è anche infortunato procurandosi una lesione di secondo grado del retto femorale. Da allora non è più stato convocato, anche se va detto che è tornato in gruppo solamente da una settimana. È stato più fortunato, ma non più di tanto, il difensore serbo Slobodan Rajkovic, 28 anni, preso a parametro zero e vincolato da un quadriennale alla società di viale del Fante. Nelle intenzioni del Palermo doveva essere il titolare della difesa di Ballardini prima e di De Zerbi poi, ma all’esordio contro il Sassuolo si è fatto espellere per doppia ammonizione, poi contro il Crotone si è scontrato con Posavec fratturandosi il setto nasale. E quando è tornato in campo è stato definitivamente fermato da un infortunio molto grave al ginocchio. Un campanello d’allarme per lui era già suonato verso fine ottobre quando un’infiammazione al ginocchio lo aveva fermato per due settimane, poi è tornato in campo, ha giocato una sola partita, contro il Milan il 6 ottobre, e un paio di giorni dopo in allenamento ha subito una distorsione così grave che ha interessato piatto tibiale, legamenti, cartilagini e muscoli: è stato operato in Belgio il 17 novembre ed è ancora nelle mani dei fisioterapisti. Ha messo insieme quattro presenze come Rajkovic, ma ha giocato meno in termini di minuti effettivi, il difensore bosniaco Toni Sunjic, 28 anni, preso in prestito dallo Stoccarda a gennaio e ancora con l’etichetta di oggetto misterioso attaccata addosso. In totale ha giocato un minuto contro il Napoli, due contro il Crotone, trentanove contro la Juventus e un altro minuto contro la Sampdoria. Poi per lui solamente tanta panchina. Ingaggiato e poi ceduto nel giro di sei mesi, invece, il centrocampista marocchino Ouasim Bouy, 23 anni. Il suo cartellino era della Juventus, ma lui è arrivato dal Pec Zwolle. E poi ci è anche ritornato in Olanda, ma a gennaio seguendo lo stesso percorso a ritroso. In rosanero ha giocato trentasei minuti in tutto: uno contro la Sampdoria e trentacinque contro la Lazio. Per il resto sempre e solo tanta panchina. Eppure in Olanda non si è più fermato: nove presenze per intero in nove partite di campionato impreziosite da due assist. Ma forse lui nel Palermo non ci doveva proprio arrivare, né come rinforzo, né come scommessa. Il suo ingaggio sembrò più che altro un modo per provare a facilitare la trattativa per portare in rosanero Mario Balotelli, visto che Bouy fa parte dei giocatori sotto procura del cosiddetto mago del mercato Mino Raiola. Supermario, però, a Palermo non è mai arrivato, mentre Bouy sì. E chissà che alla fine non sia stato proprio questo il colpo di magia, trovare un ingaggio in Serie A per il suo assistito meno famoso.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”