Repubblica: “Pergolizzi “eroe” della panchina, il tecnico capolista con le stampelle”

L’edizione odierna di “Repubblica” parla di Rosario Pergolizzi, tecnico del Palermo, e riporta le sue parole durante un allenamento. «La fame non deve mai passare – dice ai suoi giocatori, capaci di vincere otto partite su otto dall’inizio del campionato, per tenerli tutti sulla corda durante un esercizio – Non abbiamo fatto ancora niente. Continuare, pedalare, veloce, dai, dai». Nonostante le stampelle a causa di un tendine d’Achille rotto il 30 settembre durante una partitella, Pergolizzi non molla: «Cerchiamo di mantenere la situazione – ha detto prima di una conferenza stampa qualche giorno fa – perché il rischio è che la lesione si aggravi, se ora è da tre centimetri, può diventare dieci e poi è un problema risistemare tutto. Ma per me il dolore non è un problema, io vorrei avere addosso tutti gli acciacchi dei miei giocatori pur di toglierli a loro. Vado avanti con infiltrazioni e antidolorifici. La squadra viene prima di tutto». Per Pergolizzi, nonostante gli scetticismi di alcuni tifosi al momento della sua scelta, parlano i numeri e le otto vittorie consecutive. «Quando un giocatore come Santana – ha spiegato dopo la partita contro il Licata – in allenamento lavora per continuare a migliorarsi, a un allenatore viene tutto più facile. Il gruppo si nutre di esempi positivi e cerca di crescere sotto tutti gli aspetti». Pergolizzi con il suo allenatore in seconda Francesco Libro – prosegue il quotidiano- , il collaboratore tecnico Rosario Compagno, i preparatori atletici Marco Petrucci e Guglielmo Pillitteri, e con il preparatore dei portieri Michele Marotta studia di settimana in settimana il tipo di lavoro migliore in base all’avversaria di turno. Una volta impostato il lavoro della squadra lui resta in piedi con l’aiuto delle ormai fidate stampelle. Domenica dopo la partita è andato sotto la curva saltare con la squadra. E sarà per questo se suo figlio Marco gli ha dedicato poche ore fa un post su Facebook. «Le sfide sono ciò che ti hanno contraddistinto nella vita – ha scritto il figlio di Pergolizzi – e nel tuo lavoro con sacrificio umiltà e dedizione, nonostante il problema al tendine, non hai mai mollato. Sei lì con i tuoi ragazzi a lottare e inseguire il tuo obbiettivo e il sogno di una città intera, facendo un lavoro straordinario. Continua così, meriti tutto questo. Chapeau per te, papà».