Repubblica: “Palermo, modulo giusto cercasi. Corini cambia sistema ma i risultati latitano”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e sul modulo giusto ancora inesplorato.

Esattamente un anno fa, l’11 dicembre, il Palermo di Corini per la prima volta accantonava il 4-3-3 e contro la Spal sceglieva una soluzione a due punte con un 3-5-2, che avrebbe giovato ai rosa dal punto di vista tattico e dei risultati e sarebbe stato lo schema dominante sino alla fine della stagione. A un anno di distanza, il Palermo non ha ancora trovato la quadra del modulo di gioco e la partita contro il Catanzaro, nel momento più nero della stagione, è stata l’esempio pratico di questo stato di confusione.

Il Palermo dell’ultima partita, infatti, è sceso in campo con un inedito 3-4-3, complice anche il forfait all’ultimo minuto di Coulibaly per influenza. Il risultato è stato disastroso. Perché oltre alla costante inferiorità numerica a centrocampo, il Palermo non è riuscito a innescare il gioco sulle fasce, né a dare una scossa a un reparto offensivo in grande difficoltà, dove l’esempio più calzante della confusione è Leonardo Mancuso palesemente fuori ruolo come attaccante esterno. Poi Corini, con l’inserimento di Henderson è passato al 3-5-2, ma la musica non è cambiata, anzi il Palermo ha rischiato l’imbarcata.

L’altro aspetto della confusione tattica, che aveva segnalato in un’intervista rilasciata a “Repubblica” anche il grande ex Roberto Biffi, è la mancanza di gerarchie a centrocampo. Eccetto il pupillo Claudio Gomes, nessun altro mediano è mai stato certo del posto. All’inizio poteva essere un valore aggiunto in un gruppo pieno di risorse, ma alla lunga è un fattore che ha tolto certezze.