Repubblica: “Nesto sbaglia, Puscas no. Rosa, pari e secondo posto”

Nella serata di ieri il Palermo non è andato oltre l’1-1 in casa del Venezia. I rosanero ci hanno provato, hanno anche avuto un rigore a favore ma capitan Nestorovoski si è fatto ipnotizzare da Vicario. Di seguito il racconto della partita di “Repubblica”:

“L’allievo pareggia 1 a 1 con il maestro e rallenta la corsa verso la serie A. Roberto Stellone era stato giocatore di Serse Cosmi ai tempi della promozione in serie A del Genoa. Cosmi in panchina, Stellone a guidare l’attacco. A Venezia si sono ritrovati entrambi in panchina: Stellone su quella rosanero, Cosmi su quella dei veneti dove è arrivato da pochi giorni al posto dell’ex rosa Zenga. Alla fine hanno chiuso il confronto in parità. Un 1 a 1 che mantiene i rosa in scia del Brescia che però allunga ma, quello che conta di più, consente di tenersi alle spalle Verona, Lecce e Pescara. Il Palermo era arrivato in laguna con l’obiettivo di fare bottino pieno. Alla fine si è dovuto accontentare del pari nonostante un buon secondo tempo e dopo aver lasciato invece trascorrere la prima frazione di gioco senza incidere. Un risultato sul quale pesa il rigore fallito da Nestorovski sul punteggio di 1 a 0 per il Venezia. Per fortuna ci ha pensato Puscas, al suo settimo gol stagione, a dare al Palermo quel punto certamente meritato. In avvio il Palermo tiene bene la palla. La fa girare, sfrutta il movimento tra le linee dei suoi attaccanti e poi va al tiro come capita a Nestorovski che al diciannovesimo impegna Vicario nella parata a terra. Se da una parte c’è la voglia del Palermo di continuare la corsa alla serie A, dall’altra c’è quella del Venezia di tirarsi fuori dalle zone basse della classifica. La partita così è molto studiata e molto tattica. Il Venezia non sembra soffrire il timore reverenziale nei confronti della seconda forza del campionato. La mano di Cosmi si vede già, sia dal punto di vista tattico sia da quello motivazionale. Il Palermo l’affronta con lo stesso potenziale offensivo della gara con il Lecce: Puscas e Nestorovski formano la coppia offensiva con Trajkovski alle loro spalle. A completare lo schieramento voluto da Stellone, la difesa a quattro con Bellusci e Rajkovoc centrali, Rispoli e Aleesami esterni e il centrocampo con Jajalo in mezzo, Murawski a destra e Chochev a sinistra. Uno schieramento che punta sul palleggio e sugli inserimenti sulle fasce. Nestorovski fa movimento sul fronte offensivo mentre Puscas gioca più da prima punta avanzata. Il Palermo però non crea occasioni da gol mentre il Venezia ci prova con Pinato e Segre sino a quando, alla fine del primo tempo passa in vantaggio con Bocalon che da solo sulla linea di porta mette dentro colpevolmente dimenticato dai difensori rosanero. Per provare a rimediare al passivo, quasi a inizio ripresa, Stellone manda dentro Falletti al posto di Chochev. Un 4- 2- 4 ultra offensivo nella speranza di creare quanto il Palermo non ha creato sino a quel momento. Puscas ci prova, proprio sull’assist di Falletti, ma la conclusione è fuori così come è fuori il tiro di Rispoli qualche minuto dopo. Il Venezia adesso bada a difendersi. Bruscagin però difende in maniera irregolare e al 25esimo commette fallo da rigore su Nestorovski. È lo stesso capitano che calcia ma si fa parare il tiro da Vicario. A un quarto d’ora dalla fine Stellone si gioca pure la carta Moreo, ma è Jajalo a sfiorare il gol con un tiro che trova ancora pronto Vicario che smanaccia con l’aiuto della traversa. E, come se non bastasse, ancora Vicario dice no al colpo di testa di Moreo. Il portiere del Venezia si deve però arrendere a cinque minuti dalla fine quando, sul calcio d’angolo di Falletti, sbuca la testa di Puscas che segna il gol del giusto pareggio”.