Repubblica: “Morganella e la maledizione della fascia. Si teme un lungo stop. I dettagli”

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato le condizioni fisiche di Michel Morganella, uscito in barella durante la gara di ieri. Ecco quanto si legge:

“La battuta la fa Tedino in sala stampa subito dopo la fine della partita di ieri. «Con l’infortunio di Morganella – dice l’allenatore del Palermo – ho perso l’ennesimo esterno di sinistra di centrocampo. Penso che il prossimo giocatore che schiererò in quella posizione farà gesti scaramantici ». Se ci fosse una classifica dei giocatori rosanero più infortunati lui la vincerebbe per distacco. Con quello di ieri Michel Morganella ha subito l’ennesimo incidente alle ginocchia, il primo al sinistro, l’unico che ancora non aveva conosciuto dolore. Il sospetto per i medici del Palermo che lo hanno visitato dopo la torsione innaturale dell’articolazione sul finire del primo tempo è l’interessamento del legamento collaterale mediale. Domani la risonanza magnetica chiarirà se c’è una lesione e soprattutto quanto dovrà rimanere fermo questa volta. Già perché di soste ai box Morganella ne ha fatte tante. L’ultima per una distorsione al ginocchio destro ad agosto di un anno fa che lo tenne fuori per nove giornate di campionato. Quella volta la paura fu tanta, visto che era lo stesso ginocchio operato pochi mesi prima. A marzo del 2015, infatti, si era procurato la lesione totale del legamento crociato posteriore destro e il distacco della punta d’angolo del menisco, un infortunio che lo ha fermato per nove mesi e un giorno. Un problema che arrivò in un momento delicato della sua carriera, visto che era in scadenza di contratto. Zamparini gli promise il rinnovo nonostante l’infortunio, ma la firma fu messa solamente il 31 agosto quando il suo recupero fu certificato clinicamente. Ma il record di sfortuna lo svizzero lo ha centrato a febbraio del 2014 a Cesena. In un terribile scontro con Krajnc si è procurato sette fratture pluriframmentarie al volto in una volta sola: le parti interessate furono processo zigomatico destro, osso temporale, osso seno mascellare, parete laterale della cavità orbitaria e grande ala dello sfenoide. In pratica gli rimisero insieme la faccia pezzo per pezzo. Era il campionato di B e fece ritorno fra i convocati solamente nella partita promozione di Novara. Il ritorno in campo, invece, porta la data di fine maggio, tre mesi e mezzo dopo l’intervento chirurgico. Per non farsi mancare niente in avvio della stagione successiva, ad agosto del 2014 in amichevole, si è rotto anche il terzo metacarpo della mano sinistra. Gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina rosanero ne hanno sempre apprezzato la grande disponibilità. Tedino lo ha addirittura convinto a rimanere in rosanero dopo che a maggio aveva annunciato il suo addio alla maglia rosanero nonostante il contratto che scadrà il prossimo giugno. E pensare che alla vigilia della partita contro la Virtus Entella Morganella era in ballottaggio con Fiordilino proprio perché lo svizzero era stato fra i più impiegati nelle prime undici giornate di campionato. Non una semplice sensazione o chissà quale sesto senso per l’allenatore, bensì la considerazione delle valutazioni fisiche che tengono conto dei dati gps raccolti in partita e in allenamento”.