Repubblica: “Lamberto Zauli: «La mia serie A fu fantastica, ma ogni cosa ha un tempo»”

“Quattordici anni fa i tifosi del Palermo si svegliavano dopo una lunga notte di festeggiamenti per una promozione in serie A che mancava da più di trent’anni. Nessuno allora poteva immaginare che quello sarebbe stato solo l’inizio di un percorso fatto di vittorie storiche. Molti, invece, oggi si chiedono cosa sia rimasto di un progetto che allora sembrava realizzabile solo ai videogiochi. «Ho avuto la fortuna di vivere quell’esperienza incredibile – racconta Lamberto Zauli, oggi allenatore della Primavera dell’Empoli – C’era un entusiasmo tangibile tutti i giorni. Avere vissuto quell’annata, quella cavalcata, lo stadio sempre pieno e incontrare ogni giorno gente che ti trasmetteva voglia di andare in A è stata una grande fortuna. Spero che i palermitani facciano rivivere ai giocatori quelle stesse sensazioni e che i giocatori riescano a trascinare i tifosi. È un binomio che può essere vincente». La proprietà è la stessa di allora, ma sembrano due mondi completamente differenti. «Quelli furono i primi anni di Zamparini, un imprenditore che ha sempre dato tanto al Palermo e prima ancora al Venezia. Ha costruito tantissimo, con lui il Palermo ha sfiorato la qualificazione in Champions. Ha portato grandi campioni che oggi giocano su palcoscenici di importanza mondiale. Sono stati anni belli. Ma come in tutte le cose si deve guardare avanti. Questa squadra deve guardare avanti. Può ottenere una grande promozione. La serie A sarebbe molto importante per il Palermo». Cosa resta di quel progetto che è iniziato con voi? «Quel ciclo è durato tantissimo. Parliamo di una società che dopo una retrocessione e tanti problemi sta lottando per tornare subito in A. È chiaro che ci sono stati momenti migliori. Zamparini sta facendo e ha fatto tanto. Abbiamo avuto la fortuna di capitare a Palermo nel momento giusto, con una società vincente, un pubblico stratosferico e compagni eccezionali. Emozioni che non si possono dimenticare». Oggi, però, il record di presenze stagionali al “Barbera” equivale a uno stadio mezzo vuoto del vostro periodo. Le dispiace? «Sono tempi diversi e ci si deve adattare. La città ha visto risultati incredibili e come in tutte le cose si corre il rischio di abituarsi. Giocatori e società, però, devono solamente pensare a ottenere i risultati. Poi la gente si riavvicinerà allo stadio e continuerà a riempirlo come è sempre stato». Ha seguito la serie B? «Per l’Empoli è stata una cavalcata trionfale che ha fatto bene a tutto l’ambiente, ma chiaramente tenevo sempre un occhio al Palermo. Mi farebbe piacere nel prossimo campionato rivedere in calendario Empoli-Palermo, perché significherebbe che come quattordici anni fa anche quest’anno i rosanero sono riusciti a ottenere la promozione in serie A»”. Questa l’intervista a Lamberto Zauli ai microfoni de “La Repubblica”.