Repubblica: “La Sicilia accelera nella campagna anti-Covid. Vaccini a tutta forza, 12mila al giorno ma i medici di famiglia restano in panchina”

L’edizione odierna di “Repubblica” si sofferma sui dati della vaccinazione anti-Covid in Sicilia.

La Regione infatti accelera sui vaccini: 12mila dosi in un giorno, oltre 320mila dal 27 dicembre a ieri. Ma è allarme vaccinatori: a Palermo si cercano medici per vaccinare a domicilio gli over 80 non autosufficienti. E torna l’incognita forniture: le 18.500 fiale promesse da Moderna per febbraio non sono ancora arrivate, AstraZeneca ha annunciato un taglio del 50 per cento, mentre Pfizer conferma le commesse di marzo, circa 200mila dosi. Nella campagna vaccinale a ostacoli la svolta potrebbe arrivare con l’autorizzazione al quarto vaccino, quello di Johnson&Johnson: alla Sicilia andrebbero oltre due milioni di dosi dalla seconda metà di marzo in poi. L’accelerazione è stata soprattutto a Palermo, dove è attivo da mercoledì, alla Fiera del Mediterraneo, il primo dei nove hub provinciali, con 60 postazioni: ieri sono state fatte quasi 1.300 inoculazioni. E oggi sarà inaugurato l’hub di Catania, al mercato ortofrutticolo, con 55 postazioni.

Mentre su operatori sanitari e ospiti di Rsa la campagna è alle battute finali, quella sugli over 80 è appena iniziata: dal 20 febbraio sono stati vaccinati più di 28mila anziani sui 154mila prenotati tramite la piattaforma di Poste. La platea comprende 320mila ultraottantenni.
Ma oltre ai vaccini c’è carenza di vaccinatori. Il commissario straordinario per l’emergenza a Palermo, Renato Costa, ha scritto una nota al personale reclutato per l’emergenza Covid per chiedere la disponibilità di fare i vaccini «in considerazione della insufficiente dotazione organica di medici vaccinatori», soprattutto per garantire il servizio a domicilio. È ancora in alto mare l’accordo fra Regione e medici di medicina generale che in altre regioni è già stato siglato. Mercoledì ci sarà un incontro all’assessorato: l’amministrazione vorrebbe coinvolgerli perché vadano a casa dei pazienti fragili o malati e sarebbe disposta a concedere fra 20 e 30 euro a dose come rimborso spese, ma i medici di famiglia chiedono di poter vaccinare anche nel proprio studio e vogliono avere certezze sulle tipologie di vaccino da usare, viste le difficoltà di conservazione e preparazione di Pfizer e Moderna, gli unici finora autorizzati su soggetti over 65 e fragili.