Repubblica: “Italia IL PIANO PER LA RIPARTENZA. L’università a metà. Aule a numero chiuso e mascherina sempre”

L’edizione odierna si concentra sul piano per la riapertura delle università italiane. Didattica mista, prenotazioni per assistere alle lezioni, distanziamento, uso continuo della mascherina per gli studenti e cosa succede nell’eventualità di un caso sospetto Covid.

L’Università degli Studi di Palermo, ad esempio, prevede in modalità mista il 70 per cento dei corsi. Ma vediamo, per tutte le università, le prescrizioni di base da seguire.

Il distanziamento testa-a-testa degli studenti è di un metro, con un margine concesso del 10 per cento in meno o in più per non penalizzare la capienza delle aule fatte ad anfiteatro o a gradoni, con file di sedute fisse: sono la maggioranza negli atenei. La capienza va ridotta di almeno il 50 per cento indicando i posti dove non ci si potrà sedere. Laddove ci sono sedute mobili può essere ampliata mantenendo il metro di distanza. Ogni giorno le aule vanno sanificate e va garantito il ricambio d’aria.

Per seguire le lezioni nelle aule si faranno turni, con app che gli atenei stanno testando o hanno già messo a punto per prenotarsi: a Cagliari si chiama App-Posto, a Padova EasyRoom, lo prevedono, tra altri, anche Catania, Bologna, la Statale di Milano.

Per «tutto il tempo di permanenza nelle strutture didattiche» le mascherine sono obbligatorie. Gli studenti non potranno abbassarle nemmeno durante la lezione. Lo potrà fare il professore mentre spiega.

Lezioni in presenza ma con la possibilità anche di seguire in contemporanea da casa per chi non può tornare in università, ovvero fuorisede, studenti “fragili”, stranieri. Per prevenire gli assembramenti vanno valutati i flussi in entrata ed uscita predisponendo percorsi dedicati. In ogni aula deve esserci il gel disinfettante.

Se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore) non si può andare all’università. Il caso sospetto va isolato e vanno informate le autorità sanitarie. Se positivo al Covid parte il tracciamento dei contatti. La chiusura di un corso sarà valutata caso per caso.