“Il Palermo riacquista il marchio. Ma nel registro delle imprese…”

L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza la situazione relativa alla cessione del Palermo, in seguito al comunicato diffuso nella giornata di ieri dalla società rosanero, in cui si comunica la creazione della “Palermo Football Club Spa”. Ecco quanto riportato:”Ancora un annuncio e altra confusione che si aggiunge a una situazione già ingarbugliata sulla quale l’attenzione di Federcalcio e Lega di B è già al massimo livello. Eccola l’ultima puntata con relativo colpo di scena della soap opera sul closing del Palermo.
La Sport capital group investments ltd, che è la società che controlla quella che aveva annunciato di avere già acquistato il Palermo, ieri pomeriggio ha diramato una nota in cui comunica di avere completato « l’incorporazione di Palermo Football Club SpA, che ora è proprietaria del cento per cento delle azioni dell’U. S. Città di Palermo Spa » […] compare sulla scena una nuova società: il Palermo Football Club SpA, che da questo momento è proprietaria dell’intero pacchetto di quote azionarie dei rosanero. […] E’ stata completata, infatti, l’acquisizione del «cento per cento delle azioni di Mepal Srl, titolare del marchio e del progetto del nuovo stadio della città di Palermo», vale a dire che il club è tornato in possesso del marchio, ma non è dato sapere cosa ne è stato del credito da 22,8 milioni di euro che il Palermo vantava nei confronti di Alyssa, la società riconducibile a Zamparini che aveva acquistato la Mepal generando una plusvalenza che è tutt’ora al centro delle indagini della procura di Palermo. E, inoltre, è stato annunciato un aumento di capitale da 15 milioni di sterline (16.742.987,66 di euro al tasso di cambio di ieri pomeriggio) fatto da Sport Capital Group Holdings Ltd, la società che controlla tutte le altre che hanno la proprietà del Palermo. Un aumento di capitale che era stato annunciato nei giorni scorsi, ma che non raggiunge i 20 milioni di euro come era stato detto in precedenza. Ma di questo aumento di capitale non c’è traccia nel registro delle imprese britannico”.