Repubblica: “Il Palermo delle occasioni perdute. Vantaggi sprecati, 18 punti gettati al vento”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle occasioni sprecate dal Palermo in questo campionato.

Diciotto punti persi, quasi quanti i 25 dell’anno scorso. Inizi di ripresa horror e l’incapacità di difendere un vantaggio o metterlo in sicurezza, anche quando sei sul 2-0 fuori casa alla fine del primo tempo. Non è bastato cambiare l’allenatore per risolvere l’inguaribile sindrome da rimonta rosanero. Nemmeno con Michele Mignani il Palermo è riuscito a scrollarsi di dosso il vizio di farsi raggiungere, se non superare, da una situazione di vantaggio.

Nelle due partite con il nuovo tecnico, i rosa hanno continuato a perdere punti, raggiunti dalla Samp quando l’inerzia della gara era tutta a loro favore. E anche del Cosenza, quando sembravano in totale controllo della partita. Il difetto a questo punto sembra un peccato originale che la squadra si trascina da due anni e che in questa stagione ha assunto dimensioni gigantesche, soprattutto per le dinamiche e le statistiche.

Dal 90esimo in poi, il Palermo ha incassato sette reti, un primato che condivide con il Modena e il Pisa. A questo si aggiungono gli altri 8 tra il 31esimo e il 45esimo e ben 10 a inizio secondo tempo, cioè tra il minuto 46 e il minuto 60, statistica per cui ha fatto peggio solo il fanalino di coda del Lecco. Sono tutti i momenti nevralgici in cui bisogna tenere botta e gestire il vantaggio quando conduci la partita.

Non è un caso che intorno al 60’ sono arrivati i due gol del pareggio della Sampdoria e del Cosenza, con i rosa che in entrambi i casi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio ed erano in controllo della partita. E nemmeno che i rosa non siano riusciti a vincere alcune delle tre trasferte chiuse sullo 0-2 all’intervallo. Sino alla quattordicesima giornata, la squadra non aveva subito recuperi decisivi, sebbene fosse già iniziata la crisi.