Repubblica: “Il flop in campionato ha dimezzato il valore di mercato del gruppo rosanero. Balogh e Sallai presi per otto milioni…”

“Se fosse un grafico sarebbe come il disegno delle discesa più ripida delle più arzigogolate montagne russe. Si può riassumere così l’andamento del valore di mercato della rosa del Palermo negli ultimi mesi. Nell’arco del campionato, quando mancano appena sei giornate alla fine della serie A, il valore della rosa del Palermo nel complesso si è dimezzato. Ma analizzando la situazione giocatore per giocatore, in alcuni casi la svalutazione è andata anche oltre il cinquanta percento. Solamente Nestorovski ha guadagnato valore rivalutando il prezzo del suo cartellino. Tocca adesso al Palermo del futuro che dovrebbe iniziare a nascere oggi capire cosa fare del macedone, se sfruttare l’unico giocatore in grado di garantire una plusvalenza o, come è stato detto fino ad ora, ripartire proprio da Nestorovski per la rifondazione rosanero. L’attaccante è stato ingaggiato per 500 mila euro e il suo cartellino vale già almeno 3,5 milioni di euro. A stabilire un valore di mercato quando si apriranno le contrattazioni in caso di vendita, ovviamente, sarà il numero delle pretendenti interessate al suo cartellino e il rendimento: per fare un esempio Paloschi dopo avere realizzato otto gol in A l’anno scorso è stato acquistato dall’Atalanta per 6 milioni di euro. Nestorovski al suo primo campionato in Italia è già a quota dieci. La mancanza di investimenti e risultati ha portato la rosa del Palermo a un crollo verticale in termini di valore del parco giocatori. Per dare un’idea concreta di quanto si è svalutata la rosa basti partire dai 57,5 milioni di euro del 2012 ai 28 milioni di euro della stagione attuale. Fra i giocatori che negli anni hanno perso il maggior valore c’è Giancarlo Gonzalez. Nelle ultime due sessioni estive di calciomercato il suo cartellino è stato richiesto spesso. Il Palermo lo ha pagato 3,6 milioni di euro nel 2014, un anno dopo il suo cartellino valeva circa 5 milioni di euro, questa estate era già sceso a 4, ma adesso la sua valutazione non va oltre i 2,5 milioni di euro. Considerato poi che il suo contratto scadrà nel 2018, in caso di cessione il Palermo non potrà chiedere molto più di due milioni di euro. Un ragionamento simile vale anche per Edoardo Gldaniga, anche se nel suo caso il Palermo non brucerà plusvalenze visto che può essere considerato un giocatore proveniente dal settore giovanile. I rosanero, infatti, lo presero per la Primavera nel 2013 pagando 75mila euro. Il picco della sua valutazione è stato raggiunto nell’estate scorsa, con un valore di circa 3 milioni di euro e offerte da 7 milioni di euro rispedite al mittente. A gennaio il Sassuolo ne aveva offerti 3,5 per averlo subito, ma Zamparini ne ha chiesti 14 e il giocatore è rimasto in rosanero. Adesso, dopo undici ammonizioni e un’espulsione in ventidue partite, il suo cartellino non vale più di 2 milioni di euro. Stabile, ma con richieste di mercato che potrebbero anche incrementare il suo valore Andrea Rispoli. Il Palermo lo ha preso da svincolato dopo il fallimento del Parma e il suo valore si aggira intorno al milione di euro. Una nota positiva che però non può non essere messa in paragone con uno dei suoi predecessori per spiegare quanto si sia svalutata la rosa: per Mattia Cassani, per esempio, il Palermo ha incassato complessivamente 4,5 milioni di euro. Oggi per il terzino destro titolare potrebbero entrare nelle casse di viale del Fante fino a tre milioni di euro in meno. Pesano tantissimo, poi, gli investimenti che si sono rivelati non proprio azzeccati su giocatori come Balogh e Sallai. Il primo è costato 5 milioni di euro, il secondo 2,8 fra prestito oneroso e obbligo di riscatto. Complessivamente la loro valutazione adesso va di poco oltre i due milioni di euro: in loro favore gioca la giovane età e la prospettiva che trattandosi di attaccanti potrebbero anche riprendere valore nel corso degli anni. Se il Palermo li vendesse adesso, però, rischierebbe di rimanere con un pugno di mosche in mano come accaduto per Cassini, costato complessivamente 2,5 milioni di euro e mandato via con la risoluzione di contratto.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.