Repubblica: “Il contropiede di Ronaldo: «Quelle prove sono false. E vi dico perché»”

Il viaggio a Lisbona, due giorni di riunioni con il suo vastissimo staff ed ecco, finalmente, la strategia difensiva di Cristiano Ronaldo. È un contropiede: «È tutta un’invenzione, compresi i documenti in mano a Der Spiegel», dice l’ultimo legale ingaggiato dal divo, Peter Christiansen, avvocato in Las Vegas. E parallelamente cominciano a scorrere le informazioni non ufficiali rilanciate dai quotidiani portoghesi, sui quali Jorge Mendes, il manager dello juventino, ha grande influenza: il Correio da Manhã sostiene che fu il Real Madrid a fare pressioni per chiudere in fretta la faccenda dando a Kathryn Mayorga, la donna che accusa Ronaldo di averla stuprata nel 2009 a Las Vegas, i soldi che pretendeva. Cristiano, secondo questa versione, tentò di opporsi: «Sono innocente, deve venir fuori la verità» . Ma il Real non voleva codazzi mediatici e ordinò di archiviare la pratica a colpi di dollaroni (trecentosettantacinquemila). In quell’estate di nove anni fa Ronaldo era appena passato dal Manchester United al Real per 94 milioni di euro, stava diventando una star mondiale e la sua immagine cominciava a macinare guadagni. In quei giorni americani venne anche paparazzato con Paris Hilton (che però negò di avere avuto un flirt: «Troppo effeminato per i miei gusti»), altro abbinamento che a Madrid non gradirono: fu lì che Florentino Perez, che era appena tornato al comando della Casa Blanca, decise di scendere in campo. Secondo il quotidiano portoghese, esisterebbero anche delle foto di Cristiano e Kathryn tornati in discoteca dopo il presunto stupro, mentre ieri è spuntato un video di lui che si rilassa nella piscina del Palms Palace Hotel, presumibilmente la mattina dopo la notte incriminata. Ha il volto teso, gli occhiali scuri, un grosso crocifisso al collo. Non sorride mai.
La storia con Kathryn, o per lo meno quel rapporto sessuale ( rubato o consenziente?) nella lussuosa suite con vista sulla Strip, è invece confermata anche dall’avvocato, che parla a nome dello juventino perché «visto che l’accordo del 2010 è stato violato, non si sente più costretto al silenzio e anzi ha il diritto di rispondere. A scanso di equivoci, la posizione di Ronaldo è sempre la stessa: quello che è successo nel 2009 a Las Vegas è stato completamente consensuale» . Cristiano «nega tutto con veemenza» e questo si sapeva. La novità è un’altra: secondo chi parla in nome di CR7, i documenti pubblicati da Der Spiegel sono falsi. «Nel 2015 vennero hackerati dei sistemi informatici di studi legali e rubate delle informazioni. Gli hacker cercarono di rivenderle manipolandone parti rilevanti o in alcuni casi fabbricandole completamente» . Tra queste, però, non c’è curiosamente il dossier più significativo, cioè l’accordo extragiudiziale tra Ronaldo e la Mayorga, rigorosamente autentico: «Ma non è affatto una confessione di colpevolezza. Cristiano seguì semplicemente il suggerimento dei suoi consiglieri per mettere fine alle accuse oltraggiose contro di lui, proprio per evitare tentativi, come quelli a cui stiamo assistendo, di distruggere una reputazione costruita grazie a duro lavoro, abilità atletiche e comportamenti corretti» . Sia come sia, ieri la Juve ha perso in borsa un altro 5.63%”.

Questo quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica” sul presunto stupro che vede coinvolto l’attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo.